Cipro ed Egitto bloccano navi iraniane con armi per Hamas e Hezbollah
Il presidente cipriota Demetris Christofia conferma il sequestro: la nave “contravveniva le risoluzioni del consiglio di sicurezza Onu”. Il 28 gennaio l’Egitto ha impedito l’ingresso al canale di Suez a una nave iraniana: trasportava armi per Hamas. Ministro degli esteri egiziano accusa l’Iran di alimentare la tensione per sfuggire alla pressione dell’occidente sulla questione nucleare.

Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cipriote hanno fermato una nave iraniana carica di armi in viaggio verso la Siria. Una fonte diplomatica dell’Unione Europea secondo cui Cipro ha agito su direttiva degli Stati Uniti e di Israele.

Il fatto risalirebbe alla giornata di ieri. La nave, iraniana ma con bandiera cipriota, ha ricevuto l’ordine di attraccare al molo di Limassol per una ispezione. Al suo interno le autorità cipriote hanno rinvenuto un carico di armi, fra cui artiglieria pesante, razzi e documenti. Secondo Gerusalemme le armi erano destinate a Hezbollah in Libano o ad Hamas, nella striscia di Gaza.

Il presidente cipriota Demetris Christofia ha confermato il sequestro di una nave, perché il cargo sembrava “contravvenire alle risoluzioni del consiglio di sicurezza dell’Onu”, in base alle quali navi in partenza dall’Iran non sono autorizzate al trasporto di armi. Egli non ha però voluto aggiungere ulteriori dettagli, ma conferma l’impegno del proprio Paese nell’affrontare la questione “In maniera responsabile”. Ha infine aggiunto di non poter fornire altri dettagli per “non creare ulteriori problemi” ma conferma che “si sta procedendo alle indagini per verificare il contenuto della nave”.

Il 28 gennaio un altro cargo iraniano che trasportava armi destinate ad Hamas è stato bloccato dalle autorità egiziane prima dell’ingresso nel canale di Suez. Ahmed Aboul Gheit, ministro egiziano degli Esteri, ha criticato Hamas, Iran e Hezbollah,complici nell'alimentare gli scontri a Gaza per provocare un conflitto in tutto il Medio Oriente. Secondo il ministro la situazione di tensione nell’area va a vantaggio dell’Iran, che cerca di utilizzare “tutte le carte possibili per sfuggire alla pressione dei governi occidentali sulla questione nucleare”.