Democratici di Hong Kong vogliono invitare dissidenti di Tiananamen per il 4 giugno
In occasione dei 20 anni dal massacro di Tiananmen, si terranno riunioni, seminari, discussioni pubbliche. È molto probabile che Pechino metta il veto e blocchi il visto di entrata ai “controrivoluzionari” dell’89.

Hong Kong (AsiaNews) – Per il 20° anniversario del massacro di Tiananmen, l’Alleanza a sostegno dei movimenti democratici in Cina vuole invitare quest’anno ad Hong Kong alcuni dissidenti  fra i protagonisti delle manifestazioni di allora, che vivono in esilio. È probabile che la decisione venga bloccata dal governo di Pechino e di Hong Kong.

Albert Ho Chun-yan, segretario generale dell’Alleanza, ha dichiarato che in occasione dell’inportante anniversario nel territorio si terranno seminari e discussioni a cui parteciperanno personalità della cultura e ex studenti del movimento di Tiananmen. Ma egli stesso ha ammesso che forse questi dissidenti, ora in esilio, non riceveranno il visto di entrata.

Il 1° ottobre dello scorso anno Wang Dan, Wang Juntao e Chen Yizi, tre fra i più importanti protagonisti delle manifestazioni democratiche dell’89, hanno chiesto il sostegno del pubblico nella loro battaglia per un sistema costituzionale e democratico; essi intendono esercitare più pressioni sulla Cina e garantire riforme politiche, libertà di stampa, un sistema democratico. Ma in luglio, in prossimità delle Olimpiadi, a Wang Dan, ancora invitato nel territorio, è stato rifiutato il visto. Quest’anno, con l’alta preoccupazione della leadership verso possibili rivolte sociali e l’importante anniversario dei 20 anni, è probabile che la Cina ponga il veto a far entrare in Hong Kong quelli che Pechino definisce ancora “controrivoluzionari” che, con le loro manifestazioni pacifiche hanno cercato – a parere del Partito – di “far cadere l’ordine sociale”.