La corrispondente di AsiaNews in India riceve un premio internazionale
Nirmala Carvalho è stata scelta per i suoi articoli sugli attacchi ai cristiani dell’Orissa e le violenze contro le donne. Premiata anche la vedova di Hemant Karkare, capo della squadra anti-terrorismo del Maharashtra ucciso negli attentati di novembre a Mumbai.
Mumbai (AsiaNews) - Nirmala Carvalho (a sinistra nella foto), corrispondente di AsiaNews in India, è stata insignita dello Staines International Award For Religious Harmony, premio intitolato aGraham Stewart Staines, missionario cristiano australiano bruciato vivo in Orissa nel gennaio 1999.
 
La motivazione del premio alla giornalista indiana è la seguente: “Per aver contribuito alla conoscenza della violazione dei diritti umani contro le donne e le minoranze, in India e in tutto il mondo, attraverso i suoi articoli e reportage coraggiosi degli ultimi quattro anni e mezzo come corrispondente di AsiaNews”.
 
I promotori sottolineano che nei suoi articoli la Carvalho “ha evidenziato le risposte carenti del governo dell’Orissa e delle autorità di polizia …riuscendo a rendere la vera immagine dell’intensità degli attacchi contro i cristiani innocenti in Orissa. Non di meno, davanti a queste gravi violazioni e ingiustizie, ha continuamente trasmesso un messaggio di perdono, amore e speranza”. 
 
Oltre a Nirmala Carvalho, il premio è andato anche a Kavitha Karkare, moglie del capo della Squadra anti-terrorismo del Maharashtra ucciso durante gli attacchi del 28 novembre a Mumbai. Gli organizzatori dello Staines International Award hanno premiato la vedova di Hemant Karkare per il messaggio di perdono verso i terroristi responsabili dell’omicidio del marito e la sua testimonianza di ahimsa, termine che indica il rifiuto di ogni forma di violenza.
 
Lo Staines International Award For Religious Harmony è stato istituito nel 2000 su iniziativa dell’International Council of Evangelical Churches in collaborazione con il Global Council of Indian Christians. Nelle passate edizioni il premio è stato assegnato, tra gli altri, all’arcivescovo di New Delhi, mons. Allen de Lastic, al presidente della Conferenza episcopale indiana, card. Varkey Vithayathil, e a John Dayal, giornalista e rappresentante per l’India dello United Christians Forum for Human Rights.