I musulmani dell’India giudicano “stupide” le minacce di Al Qaida
È la risposta al messaggio intimidatorio contro New Delhi dell’organizzazione terrorista. Un docente della Jamia Millia Islamia: Al Qaida vuole una guerra tra Pakistan e India, “non dobbiamo cadere nella sua trappola”.
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - I musulmani indiani condannano le minacce di Al Qaida contro New Delhi e il mullah Abu Zafar Hassan Nadvi Azhari le definisce “stupidità senza logica”.
 
In un video-messaggio del 9 febbraio, Mustafa Abu al-Yazid, numero tre dell’organizzazione e capo del gruppo terroristico in Afghanistan, aveva dichiarato: “I mujahidin non vi lasceranno attaccare i musulmani in Pakistan”. Il “breve messaggio” intimidatorio è una risposta alle accuse di New Delhi contro Islamabad per gli attacchi terroristici a Mumbai.
 
Capi religiosi, intellettuali e attivisti islamici hanno risposto alle minacce di Al Qaida rimandandole al mittente. Asghar Ali Engineer, studioso islamico, afferma che si tratta di “un gioco politico che non ha nulla a che vedere con l’islam e i musulmani”.
 
I musulmani in India sono poco più del 12%  su un miliardo e centomila abitanti del Paese, ma nei distretti di alcuni stati come l’Assam e soprattutto il Jammu e Kashmir rappresentano oltre il 30% della popolazione.
 
Il mullah Azhari dice che l’organizzazione terroristica islamica e i movimenti radicali indù come il Bajrang Dal e il Vishwa Hindu Parishad “sono due facce della stessa medaglia. Parlano lo stesso linguaggio di intimidazione e minaccia”.
 
Per Hasan Kamal, giornalista e attivista per la modernizzazione dell’islam, le minacce di al-Yazid dimostrano “la pura crudeltà e il disprezzo per il dialogo” di Al Qaida, che “sta rendendo il Pakistan molto vulnerabile”.
 
Akhtarul Wasey, docente di studi islamici alla Jamia Millia Islamia, di New Delhi sottolinea che Al Qaida vuole le guerra tra Pakistan e India “ma non dobbiamo cadere nella sua trappola e permettergli di metterla in atto”.