Ginevra (AsiaNews) Mentre in molti Paesi occidentali in questi giorni inizia l'anno scolastico, ieri è celebrata la giornata mondiale contro l'analfabetismo. Promosso dall'Unesco, l'evento aveva come tema "L'alfabetizzazione e la discriminazione sessuale". Secondo i dati dell'Unesco, sugli 860 milioni di adulti analfabeti nel mondo, 2/3 sono donne. I minori che non vanno a scuola sono più di 110 milioni, il 56% sono femmine.
Il fenomeno dell'analfabetismo va di pari passo con povertà e sottosviluppo, che costringono milioni di bambini a lasciare la scuola prima saper leggere e scrivere per andare a lavorare in condizioni di sfruttamento. Secondo l'Organizzazione mondiale del lavoro (ILO), nel mondo i bambini tra i 5 e i 17 anni sfruttati sono 250 milioni, di cui 155 milioni in Asia.
Nel continente asiatico il lavoro minorile rappresenta un vero e proprio modello produttivo e si accanisce in maniera particolare contro le bambine. Lo sfruttamento sessuale, ad esempio, è una piaga molto profonda nella società asiatica. La prostituzione di bambine è molto diffusa in Cambogia, Bangladesh, Nepal, India e Pakistan. "Ogni anno 1 milione di bambine vengono messe nel mercato della prostituzione, per la maggior parte delle volte da loro conoscenti" denuncia Child Workers in Asia, un'organizzazione che si batte contro lo sfruttamento dell'infanzia.
I bambini in Asia vengono usati per diverse tipologie di prestazioni: lavori agricoli, concerie, cave, miniere, laboratori tessili e di giocattoli, fornaci, lavori edili, discariche. A questo fenomeno contribuisce in parte anche la delocalizzazione asiatica delle multinazionali occidentali in vari settori produttivi, in particolare nel settore tessile.
Anche le numerose guerre presenti in Asia usano i minori: il fenomeno dei bambini soldato è in forte aumento, con decine di migliaia di bambini reclutati, spesso con la forza, da truppe governative e da gruppi paramilitari. Secondo Human Rights Watch il reclutamento di minori nelle forze armate è molto elevato in Afghanistan, Myanmar, Sri Lanka e Cambogia. Tra i gruppi coinvolti, le Tigri del Tamil in Sri Lanka e l'Abu Sayyaf Islamic nelle Filippine.
Grave, infine, la situazione in India dove attivisti per i diritti umani denunciano la crescente diffusione della schiavitù di bambini per debiti. Sono almeno 5 milioni i bambini indiani costretti a lavorare senza retribuzione per saldare debiti contratti dalle loro famiglie o perché ai genitori è stato pagato un anticipo sulle loro prestazioni. Secondo un rapporto di Human Rights Watch, i bambini non riescono quasi mai ad essere riscattati. L' Asian Labour Monitor ha calcolato che 1/5 del prodotto interno lordo indiano deriva dal lavoro di minori, in genere di famiglie senza terra. Con 44 milioni di bambini lavoratori l'India detiene il record mondiale dell'occupazione minorile. (MA)