L’India accusa: tra i terroristi di Mumbai anche due militari pakistani
Presentato un elenco di 37 persone coinvolte negli attentati di novembre: sono di nazionalità indiana e pakistana. Circa 11mila pagine di documentazione che raccolgono oltre 2mila testimonianze. Il processo dovrebbe cominciare nei prossimi mesi.
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Ci sono anche due militari pakistani tra gli organizzatori dell’attentato di Mumbai. Il pubblico ministero Ujjwal Nikam ha presentato una lista di 37 persone accusate di aver favorito e collaborato in vari modi con i terroristi che il 26 novembre scorso hanno ucciso 179 persone negli attacchi alla capitale finanziaria dell’India.
 
Nella lista figurano cittadini indiani e pakistani che si aggiungono al nome di Mohammed Ajmal Kasab, unico attentatore catturato dalle forze di sicurezza indiane durante gli attacchi. L’identità e il grado dei due militari di Islamabad inclusi nell’elenco non sono stati resi pubblici, ma il capo dell’unità investigativa indiana, Rakesh Maria, ha affermato che sono accusati di aver collaborato all’addestramento dei terroristi.
 
Nell’elenco dei 37 nomi spiccano quelli di Hafiz Mohammad Saeed, fondatore del ramo indiano di Lashkar-e-Taiba (Let), Zaki-ur-Rehman Lakhvi e Zarar Shah, anch’essi membri anziani della milizia islamista, principale imputata degli attacchi. I tre sono accusati di essere gli uomini chiave che hanno pianificato gli attentati. Con loro anche due cittadini indiani membri del Let: Fahim Ansari e Sabauddin. Già arrestati dalla polizia, sono accusati di aver eseguito i sopralluoghi sugli obiettivi prima degli attacchi di novembre.
 
Le 11mila pagine di documentazione presentata da pubblico ministero Nikam si basano sulle testimonianze di oltre 2mila persone. Gli investigatori affermano che il rapporto è stato realizzato con la collaborazione dell’Fbi americana. Il processo dovrebbe prendere il via nell’arco dei prossimi 3-6 mesi.