Raid aereo israeliano a Gaza. Uccisi tre estremisti islamici
Il primo raid ha “attaccato e ucciso” il comandante delle milizie islamiche, responsabile del lancio di razzi contro Israele lo scorso fine settimana. Nel secondo sono stati uccisi due militanti che avevano attaccato una pattuglia dell’esercito israeliano. I fondamentalisti promettono vendetta.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Due raid aerei dell’aviazione israeliana hanno ucciso un comandante e due militanti islamici nella Striscia di Gaza. Il primo attacco è avvenuto nella notte e aveva come bersaglio Khalid Shaalan, responsabile del lancio di alcuni missili in territorio israeliano nello scorso fine settimana.

In mattinata un secondo raid ha colpito due membri di un gruppo combattente che, poco prima, aveva aperto il fuoco contro una pattuglia nella zona di Kussifim, fra Israele e la striscia di Gaza. Fonti palestinesi riferiscono che vi sono altri due feriti, uno dei quali versa in gravi condizioni.

La Striscia di Gaza è ancora oggi teatro di sporadici scontri a fuoco fra l’esercito con la stella di David e le milizie islamiche; a dispetto della tregua decisa a gennaio, continuano il lancio di missili dalla Striscia e le rappresaglie di Israele.

Con il raid di questa notte Gerusalemme ha voluto colpire una figura di primo piano del jihad palestinese: fonti israeliane riferiscono che Khalid Shaalan è stato “attaccato e ucciso” per il suo coinvolgimento nel recente lancio di missili contro Ashkelon, cittadina a nord della Striscia. Altre quattro persone sono rimaste ferite nel bombardamento.

 Un portavoce delle brigate di Al-Quds, il braccio armato dell’estremismo islamico nell’area, promette di “vendicare l’aggressione”.