Pyongyang: il lancio del satellite è “imminente”
Il regime comunista del Nord ribadisce l’intenzione di procedere con l’esperimento spaziale. Il lancio dovrebbe avvenire tra il 4 e l’8 aprile. Seoul e Washington ritengono si tratti di un missile capace di contenere testate nucleari. Il governo Usa minaccia nuove sanzioni al Consiglio Onu. Tra i 687 nuovi parlamentari nord-coreani non vi è Kim Jong-un.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Pyongyang informa le agenzie internazionali del lancio “imminente” di un satellite per le telecomunicazioni spaziali. Lo riferisce oggi l’agenzia sud-coreana Yonhap News, la quale non specifica però il giorno esatto in cui dovrebbe avvenire l’esperimento. Secondo fonti di intelligence, la Corea del Nord ha comunicato all’Organizzazione marittima internazionale – con base a Londra – che il lancio “è in programma tra il 4 e l’8 aprile”.

Stati Uniti e Corea del Sud ritengono che il regime comunista del Nord voglia sperimentare un vettore capace di contenere testate nucleari; essi invitano Pyongyang a interrompere i preparativi per il lancio e a ritornare al tavolo dei negoziati. Il governo nord-coreano continua a parlare di un satellite di telecomunicazioni spaziali e difende la legittimità dell’esperimento. Esso, peraltro, viola una direttiva delle Nazioni Unite che vieta test missilistici – militari o civili – da parte della Corea del Nord.

Ieri Hillary Clinton, segretario di Stato Usa, ha annunciato “una serie di opzioni” da adottare verso Pyongyang, incluse nuove risoluzioni al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Clinton ha però specificato che i colloqui a sei sul programma nucleare nord-coreano “non verranno toccati”.

Pyongyang ha infine comunicato i nomi dei nuovi membri dell’Assemblea Suprema del Popolo, emersi dalle elezioni dell’8 marzo scorso. Fra i 687 parlamentari non compare Kim Jong-un, 26 anni e terzogenito del “Caro leader”, da più parti considerato il più probabile candidato alla successione del padre. Il comitato centrale riferisce che al voto ha partecipato il 99,98% della popolazione e il 100% ha “scelto” l’unico candidato proposto – e designato in precedenza – dal partito.