Per le donne iniziano i divieti con la Sharia nella Swat Valley
di Qaiser Felix
Non possono muoversi da sole, parlare in pubblico ed il velo diventa obbligatorio. Le scuole femminili rischiano la chiusura definitiva. Le comunità cattoliche e protestanti temono per il loro futuro e molti abbandonano la regione. Il capo delle milizie talebane minaccia i nuovi giudici: chi non applica la sharia in modo corretto verrà destituito subito.
Peshawar (AsiaNews) – Da ieri le corti islamiche hanno preso in mano l’amministrazione della giustizia nella Swat Valley. Con l’entrata in vigore della sharia nel distretto di Malakand le donne non possono più muoversi da sole, parlare in pubblico ed il velo diventa obbligatorio. Le scuole femminili, per lo più legate ai missionari, ma frequentate per il 95% da ragazze musulmane, rischiano la chiusura definitiva dopo gli attentati esplosivi negli ultimi mesi che, pur non causando vittime, hanno reso impossibile a circa mille studentesse di frequentare le lezioni.
 
Per le comunità cattoliche e protestanti presenti nella regione, circa mille persone, si profila un futuro difficile. Impiegati come manovali e spazzini, o presso gli ospedali e le scuole dei missionari, temono il clima di discriminazione e molti hanno già lasciato le loro case per spostarsi in altre città e zone in cui non vive la sharia. Dall’inizio dell’anno i talebani hanno compiuto centinaia di attentati contro scuole, negozi di musica e cd, barbieri e attività pubbliche e commerciali ritenute anti-islamiche
 
Con l’introduzione della cosidetta Nizam-e-Adl Regulations 2009, sono decaduti i tribunali e di giudici civili ed il loro posto è stato preso dal sistema dei Qazis, i giudici islamici che rispondono alla legge coranica.
 
Sono sette, per ora, i tribunali approvati nello Swat dopo l’accordo tra le milizie talebane del Tehreek-i-Nafaz-i-Shariat-i-Muhammadi (Tnsm) ed il governo del presidente Asif Ali Zardari. Sono stabiliti nei due distretti di Dir e in quelli di Buner, Malakand Agency, Shangla, Kohistan e Chitral.
 
Iftikhar Hussain, ministro per le comunicazioni della  North West Frontier Province (Nwfp), ha affermato che i nuovi tribunali saranno da modello per gli altri distretti della provincia in cui non sarà necessaria l’approvazione presidenziale per l’instaurazione di corti islamiche.
 
Dando l’annuncio dell’entrata in vigore definitiva della sharia, Sufi Muhammad, capo delle milizie Tnsm,  ha spiegato che i tribunali islamici risponderanno ad una nuova corte suprema, la Darul Qaza, per cui sono già stati selezionati due dei tre giudici che la compongono. Sufi ha anche affermato che i qazis che non applicheranno nel modo corretto la sharia saranno subito sostituiti.
 
L’Alta corte di Peshawar ha espresso preoccupazione per le minacce del capo del Tnsm e chiesto alle autorità della Nwfp di garantire la sicurezza dei giudici.