L’Azerbaigian toglie ogni limite alla rielezione a vita del presidente Aliyev
L’opposizione parla di “un passo verso la monarchia” e il Consiglio d’Europa critica Baku e minaccia sanzioni. Ma il partito del presidente insiste che sono stati a favore circa il 90% dei votanti.

Baku (AsiaNews/Agenzie) – Nel referendum del 18 marzo l’Azerbaigian ha approvato le 49 modifiche alla Costituzione con una maggioranza di stile “sovietico”. Ma al Consiglio d’Europa c’è preoccupazione che con queste modifiche l’attuale presidente Ilham Aliyev possa essere rieletto più volte e consolidare un potere personale con rischi per la giovane democrazia.

Secondo dati ufficiali circa il 90% dei votanti ha approvato le modifiche. I sostenitori del referendum sottolineano che ha votato il 71% dei 4,9 milioni aventi diritto.

L’opposizione, che aveva indicato di astenersi, parla di “un passo indietro della democrazia e un passo verso la monarchia”. La Costituzione vietava al presidente di essere rieletto più di due volte consecutive, per cui Aliyev non si sarebbe potuto ripresentare alla scadenza dell’attuale mandato. Ora non ci sono limiti alla rielezione e c'è il timore di un vero potere a vita, dopo che per decenni il Paese era stato guidato dal padre dell'attuale presidente.

L’opposizione denuncia anche brogli e annuncia ricorsi per invalidare il voto. Ma è contraddetta sia da osservatori indipendenti che dalla Parliamentary Assembly of the Council of Europe (Pace), che ritiene il voto “trasparente, bene organizzato e svolto in un clima tranquillo”.

Dure critiche arrivano però da Ian Micallef, presidente del Congresso delle autorità locali e regionali del Consiglio d’Europa, principale organizzazione continentale per la tutela dei diritti umani. In un’intervista a Radio Free Europe, dice che queste modifiche violano l’impegno pro-democrazia assunto da Baku nel 2002 e che potrebbe essere sospesa la partecipazione dell’Azerbaigian al Consiglio.

Da Baku, Samed Sayidov, capo della delegazione atzera alla Pace e membro del Partito Yeni Azerbaycan di Aliyev, risponde che Micallef non è bene informato sulla situazione del Paese e che il referendum è stato svolto in piena democrazia.

Ma già in precedenza la Commissione aveva affermato che è necessario un limite alla rielezione, per impedire che il presidente in carica possa usare il potere per imprimere una svolta autoritaria e antidemocratica al Paese.