Il premier tailandese annuncia nuovi aiuti all’economia in recessione
Superato nei giorni scorsi un voto di fiducia, affronterà il 26 marzo una protesta di piazza che vuol farlo dimettere. Intanto promette investimenti per 29 miliardi di euro in tre anni, anche per fronteggiare la crescente disoccupazione.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Superato il voto di sfiducia parlamentare del 21 marzo, il premier Abhisit Vejjajiva ha annunciato il 22 marzo importanti misure per contrastare la crisi globale che ha già portato in recessione l’economia tailandese e aumentato la disoccupazione. Ma l’opposizione prepara una grandiosa manifestazione di piazza per il 26 marzo.

Il viceprimo ministro Suthep Thaugsuban ha espresso ieri il timore che la forte manifestazione antigovernativa del 26 possa sfociare in violenze e ha ammonito che non saranno tollerate. Saranno schierati 22 compagnie di polizia e 6mila soldati per proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza.

I seguaci del Fronte unito per la democrazia contro la dittatura dicono che vogliono solo marciare da Sanam Luang al Palazzo del governo e circondarlo per chiedere le dimissioni di Abhisit. Di recente simili manifestazioni hanno messo in gravi difficoltà i precedenti governi.

Non ha avuto invece successo il voto di sfiducia parlamentare chiesto dal Phuea Thai Party, che sostiene l’ex premier ora esiliato Thaksin Shinawatra, che ha accusato il governo di non sapere affrontare la crisi economica e di avere appoggiato i manifestanti che nel 2008 hanno occupato gli aeroporti di Bangkok con grande danno politico e d’immagine per il precedente governo. Dopo tre giorni di dibattito, il 21 marzo il parlamento ha confermato la fiducia al governo.

Il Paese affronta la peggiore crisi dal 1997: il 65% del Prodotto interno lordo proviene dalle esportazioni che negli ultimi 5 anni sono sempre cresciute del 15-20%. Ma sono cadute (con esclusione del commercio d’oro) del 25,6% a gennaio e del 24,5% a febbraio. L’economia del Paese è cresciuta del 2,6% nel 2008 ma nel quarto trimestre ha avuto una contrazione del 4,3%: per il primo trimestre 2009 si prevede una recessione uguale o anche peggiore.

Abhisit, al governo da solo 3 mesi, parlando il 22 marzo ha previsto almeno un milione di disoccupati entro il 2009, dato importante per il Paese che anche nella crisi del 1997 ha avuto “solo” 1,4 milioni di disoccupati. Ha annunciato misure immediate per una maggior qualificazione di chi non ha lavoro e per aiutare la microimprenditoria con finanziamenti per chi voglia iniziare attività in proprio. Egli dice che il governo investirà circa 1.400 miliardi di bath (29,17 miliardi di euro) in 3 anni in strade, strutture idriche, istruzione, trasporti e servizi sanitari e in alcuni megaprogetti come treni ad alta velocità. Intanto vuole ottenere finanziamenti esteri per 70 miliardi di bath (circa 1,46 miliardi di euro) da investire subito in simili attività.

A febbraio il governo ha già annunciato aiuti all’economia per 116,7 miliardi di bath per aumentare la domanda interna e creare posti di lavoro. Ma esperti ritengono che il solo aumento della domanda interna non potrà coprire le perdite per le esportazioni, soprattutto di autoveicoli e di materiale elettronico.