Kappaladiya: i pescatori vicono la causa contro l’imprenditore alberghiero
di Melani Manel Perera
Le 200 famiglie della zona ottengono il riconoscimento del loro diritto a rimanere nell’area dove si pesca da più di 200 anni. Per il World Forum of Fisher People è una vittoria storica “contro lo sradicamento delle comunità costiere in nome dello sviluppo turistico e degli investimenti stranieri”.
Negombo (AsiaNews) - La corte distrettuale di Puttalam ha dato ragione ai pescatori di Kappaladiya: l’imprenditore alberghiero Rockwood deve accantonare le sue pretese sulla fascia di costa che torna in mano ai pescatori.
 
Il contenzioso tra la comunità di Kappaladiya e l’imprenditore era sorto perché Rockwood, proprietario di alcuni hotel nell’area, voleva che le 200 famiglie di pescatori abbandonassero la fascia costiera su cui affacciava un lotto di terra da lui acquistato nel 1995.
 
Davanti alla risolutezza dei pescatori, decisi a non abbandonare la spiaggia e con essa l’unica fonte di reddito e sopravvivenza delle loro famiglie, il caso è finito in tribunale. Come in uno scontro tra Davide e Golia ci sono volute cinque audizioni al tribunale distrettuale per giungere ad una soluzione.
 
Ora Rockwood deve fare marcia indietro. Il tribunale lo ha anche obbligato a pagare le spese processuali sostenute dai pescatori che, grazie al sostegno del National Fisheries Movement (Nafso), hanno visto riconoscere un loro diritto storico: da oltre 200 anni usavano quel tratto di costa per pescare e potranno continuare a farlo anche in futuro.

Per Herman Kumara, segretario generale della World Forum of Fisher People (Wffp) il verdetto del tribunale “una vittoria storica che non riguarda solo il piccolo gruppo di pescatori di Kappaladiya, ma tutta la battaglia contro lo sradicamento delle comunità costiere in nome dello sviluppo turistico e degli investimenti stranieri”.