Crisi energetica: il premier nepalese in Norvegia a Finlandia per trovare investimenti
di Kalpit Parajuli
Nonostante la delicata situazione politica interna, il primo ministro Dahal lascia Kathmandu nella speranza di siglare accordi per lo sfruttamento delle risorse idroelettriche del Paese. Il Nepal ha un potenziale energetico non sfruttato pari a 83mila megawatt, ma la mancanza di infrastrutture lo costringe ad importare elettricità dall’India.
Kathmandu (AsiaNews) - Il primo ministro del Nepal, Pushpa Kamal Dahal (nella foto), è in visita ufficiale in Norvegia e Finlandia. Insieme a una delegazione di uomini d’affari e rappresentanti del governo si tratterà nei Paesi del nord Europa sino al 4 aprile nel tentativo di siglare accordi nel settore dell’energia idroelettrica e ottenere aiuti per il Paese che due mesi fa ha dichiarato la “crisi energetica nazionale”.
 
Lo sfruttamento delle fonti di energia è un problema ormai cronico del Nepal. Si calcola che il Paese abbia un capitale non sfruttato pari a 83mila megawatt. Questa ricchezza potrebbe contribuire da un lato allo sviluppo dell’industria, costretta ad affidarsi all’importazione di energia dalla vicina India, dall’altro all’espansione della distribuzione dell’elettricità ad uso privato, dato che oltre l’80% della popolazione dipende ancora dal legno e da altri combustibili naturali.
 
I dieci anni di guerra civile, che hanno caratterizzato la vita del Nepal dal 1996 al 2006, hanno comportato una paralisi dello sviluppo delle infrastrutture che il Paese non è ormai in grado di risolvere con le sue sole forze.
 
La visita del leader maoista cade alla vigilia dell’inizio della sessione invernale dei lavori parlamentari, conosciuta anche come “la sessione degli emendamenti”, in cui il governo deve discutere tre argomenti delicati: i settori in cui mantenere il servizio pubblico; l’istituzione di una commissione che indaghi sulle centinaia di casi di scomparse e rapimenti; la modifica delle liste elettorali.
 
La coincidenza del viaggio del premier con l’inizio della delicata sessione invernale dei lavori parlamentari ha creato perplessità tra le forze politiche. Tuttavia Dahal dichiara di aver ottenuto l’avvallo dell’opposizione a compiere il viaggio, già rinviato a gennaio per motivi di politica interna, per evitare di nuocere all’immagine del Nepal.