Lahore: leader talebano rivendica l’attacco terrorista alla scuola di polizia
Ieri il ministro degli interni aveva espresso sospetti che dietro l’attacco ci fosse una qualche nazione straniera. Minacce di altri attacchi, dopo quello di ieri e quello contro la squadra di cricket dello Sri Lanka.
Lahore (AsiaNews/Agenzie) – Il leader dei talebani pakistan, Baitullah Mehsud, ha rivendicato oggi l’attentato di ieri alla scuola di polizia di Lahore, che ha provocato la morte di 8 persone e il ferimento di 89 feriti. Fonti nel Paese dicono però che il bilancio è molto più alto.
 
Parlando per telefono all’agenzia Reuters, Mehsud ha detto: “Sì siamo stati noi; più tardi vi fornirò altri dettagli”.
 
Ieri le forze di sicurezza pakistane avevano ripreso a fatica il controllo del centro d'addestramento della polizia a Lahore, dopo che militanti si erano asserragliati nell'edificio uccidendo almeno otto cadetti e ferendone molti altri. La polizia pakistana sta interrogando almeno 4 sospetti catturati dopo l’attacco.
 
Rehman Malik, ministro degli interni aveva suggerito all’inizio che ci fosse una nazione straniera dietro l’attacco, indicando forse l’India. Ma le autorità indiane hanno condannato il gesto di terrorismo a Lahore.
 
Alcune ore fa, un altro membro dei Talebani pakistani, Omar Faruk, portavoce di uno sconosciuto gruppo dei Fedayin al-Islam, aveva rivendicato l’attentato, dicendo di essere responsabile anche dell’attacco alla squadra di cricket dello Sri Lanka, avvenuto all’inizio del mese nella stessa città.
 
I Talebani pakistani hanno legami con al Qaeda e con i Talebani dell’Afghanistan, basati nella stessa area, al confine fra i due Paesi. Faruk ha minacciato altri attacchi se il governo pakistano domandato il ritiro delle truppe pakistane dalla regione del Waziristan, la fine degli attacchi americani e Nato, la liberazione di un loro leader, Maulana Abdul Aziz, capo della Moschea rossa ad Islamabad, dove nel luglio 2007 è avvenuto un violento scontro fra esercito pakistano e militanti islamici radicali. Abdul Aziz educava migliaia di giovani a una “talebanizzazione” del Pakistan.
 
L’attacco a Lahore e la rivendicazione dei Talebani pakistani avviene pochi giorni dopo la promessa degli Usa di aiutare il Pakistan nella lotta contro le “zone di rifugio” dei militanti nella regione nord-ovest del Pakistan, a ridosso dell’Afghanistan.