Orissa: si candida alle elezioni l’assassino del missionario Graham Staines
di Nirmala Carvalho
Si tratta di Dara Singh, condannato al carcere a vita per l’omicidio del protestante australiano e dei suoi due figli minori, bruciati vivi nel 1999. Si presenta come indipendente per l’Assemblea legislativa di Ghasipura. Il card. Gracias: la sua candidatura “non annuncia nulla di buono per il futuro del nostro Paese”.
Bhubaneshwar (AsiaNews) - Dara Singh, responsabile dell’assassinio del missionario protestante australiano Graham Stewart Staines, è candidato alle prossime elezioni provinciali in Orissa, nel distretto di Keonjhar.
 
Sostenitori di Dara, il cui vero nome è Rabindra Kumar Pal, hanno presentato la sua candidatura come indipendente per l’Assemblea legislativa di Ghasipura. Condannato al carcere a vita, Dara è stato giudicato colpevole per aver capitanato il gruppo che nel villaggio Manoharpur, la notte del 22 giugno 1999, diede fuoco alla station wagon di Graham Staines uccidendo il missionario laico australiano ed i suoi due figli Philip, di 7 anni, e Timothy 9.
 
Strenuo sostenitore dell’Hindutva (la cultura nazionalista e fondamentalista indù) e feroce oppositore delle conversioni al cristianesimo, Dara è coinvolto in diversi processi tra cui quelli per gli assassinii del sacerdote cattolico Arul Doss del commerciante musulmano Sheikh Rehman, avvenuti anch’essi nel 1999 durante le rivolte indù nel distretto di Mayurbhanj (Orissa).
 
Il cardinale Oswald Gracias di Mumbai, presidente della Conferenza episcopale Indiana (Ccbi) ha accolto la notizia “con profonda tristezza”. Interpellato da AsiaNews, egli confessa la sua preoccupazione perché il fatto “non annuncia nulla di buono per il futuro del nostro Paese”. Gracias afferma: “La nostra democrazia ha bisogno di leader che lavorino per la salvaguardia della Costituzione, per salvaguardare l’unità, la pluralità multietnica e multilinguistica dell’India, leader che siano puliti e lavorino per la comune armonia e lo sviluppo del popolo”. Per il porporato la candidatura di Dara  “non aiuterà l’India” e tantomeno il distretto di Keonjhar “un’area dominata dai tribali in cui la sua candidatura aumenterà le divisioni e la diffidenza”. Il Global council of indian christians (Gcic) ha criticato la candidatura di Dara Singh e chiesto alla Commissione elettorale di dichiararla nulla.