Crescono i costi per la diga delle Tre Gole: stanziati altri 100 miliardi di yuan
La nuova cifra serve solo ad affrontare i molti inconvenienti causati dall’opera: continui smottamenti, inquinamento, risistemazione di 1,4 milioni di persone. Elevato l’allarme per il rischio di grandi frane, causate dalla forza della massa d’acqua nel bacino e dalle piogge.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina dovrà spendere almeno 100 miliardi di yuan (circa 10 miliardi di euro) nei prossimi 10 anni per far fronte agli enormi problemi sociali e ambientali causati dalla gigantesca diga delle Tre Gole, alta 185 metri.

La Yangtze River Water Resources dice che occorreranno almeno 98,9 miliardi di yuan entro il 2020, per porre rimedio e impedire smottamenti del terreno, risanare le zone inquinate, completare la risistemazione di 1,4 milioni di persone evacuate da 20 città e contee di Chongqing e Hubei anche aiutandole a intraprendere nuove attività economiche dopo che le loro coltivazioni e commerci sono stati sommersi.

Le piogge primaverili e la crescita stagionale delle acque, arrivate anche a 175 metri di altezza, hanno acuito il rischio di smottamenti lungo i pendii della diga, che potrebbero far precipitare tanta terra da ostruire anche il corso del fiume: nella contea di Yunyang (Chongqing) potrebbe crollare una parete di 3,6 milioni di metri cubi di terra. Per precauzione sono state evacuate 55 persone che vivono nella zona, ma Xinhua ieri ha detto che la zona è stabile ed esperti concordano che il rischio non è attuale. E’ ancora recente il ricordo delle frane che nella primavera 2008 hanno ucciso decine di persone.

Tuttavia il geologo Fan Xiao ha avvertito che una frana potrebbe essere causata da una forte pioggia.

Secondo il ministro per le Risorse della terra, nell’area intorno all’invaso ci sono circa 3mila zone a rischio frana, un terzo della quali sono densamente popolate dalle comunità sfollate per la diga. Pechino ha speso miliardi di euro per impedire smottamenti, ma solo 355 zone sono state finora messe in sicurezza.

Intanto cresce la polemica per i costi immensi e imprevisti di un’opera che sempre più è ritenuta un azzardo voluto per appagare un desiderio di grandezza dei leader, più che per effettiva utilità. Secondo dati ufficiali del 2008, la diga era già costata 16,6 miliardi di euro, oltre altri 1,2 miliardi già stanziati all’epoca per opere di “risanamento ambientale”. Esperti ritengono che molti costi non siano stati però considerati: come quelli necessari per spostare e reinsediare 1,4 milioni di persone e la distruzione di coltivazioni e altre attività.

Wang Xiaofeng, direttore esecutivo del Comitato per la costruzione del progetto Tre Gole, posto sotto il Consiglio di Stato, dice che “è improbabile” che l’opera sia completata e inaugurata entro il 2009, come inizialmente previsto.

I critici osservano anche che Pechino non ha ancora spiegato perché l’opera richieda sempre maggiori investimenti, cosa che farebbe temere che nell’intraprenderla non tutte le conseguenze siano state ben considerate.