Bangkok, attentato al leader delle “camicie gialle” anti-Thaksin. Continua lo stato di emergenza
Un gruppo armato ha assaltato l’auto di Sondhi Limthongkul, ferendolo alla spalla e alla testa. Egli è stato operato e le sue condizioni sono stabili. L’attacco segue di pochi giorni le proteste scatenate dalle “camicie rosse” che chiedevano le dimissioni del primo ministro Abhisit, represse dall’esercito.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Il leader delle “camicie gialle” Sondhi Limthongkul, movimento che ha portato alla caduta dell’ex premier Thaksin Shinawatra nel 2006, è stato vittima di una imboscata. Questa mattina un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco contro la sua vettura, colpendolo alla testa e alla spalla; nell’attentato sono rimaste ferite altre due persone.
 
Nel 2006 Sondhi ha guidato le proteste dei membri dell’Alleanza popolare per la democrazia (Pad) concluse con le dimissioni dell’ex premier. Le “camicie gialle” hanno scatenato una nuova ondata di proteste nell’estate del 2008, contro il precedente governo vicino a Thaksin. Le manifestazioni, durate diversi mesi, si sono concluse nel dicembre 2008 con l’ascesa al potere dell’attuale primo ministro Abhisit Vejjajiva e la messa al bando del People’s Power Party (Ppp).
 
Il leader del Pad è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere il proiettile conficcato nella tempia. “Ora è fuori pericolo, può parlare e se la caverà” ha affermato Chaiwan Chareonchoktawee, il chirurgo a capo dell’equipe medica dell’ospedale di Vajira dove è stato operato l’uomo. Il dottore aggiunge che Sondhi “dovrà rimanere ricoverato per qualche giorno in ospedale, in attesa di un completo recupero. Poi potrà tornare a casa”.
 
Fonti della polizia riferiscono che sul luogo dell’attentato sono stati rinvenuti almeno un centinaio di proiettili. La vettura di Sondhi è crivellata di colpi. Nell’attacco è rimasto coinvolto anche l’autista, le cui condizioni sono definite “stabili”.
 
L’attacco segue di alcuni giorni una serie di manifestazioni promosse dalle “camicie rosse”, fedeli all’ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra. I membri del Fronte unito per la democrazia contro la dittatura (Udd) hanno attaccato due volte il corteo di auto del premier Abhisit, invocandone le dimissioni. Lo scorso fine settimane le “camicie rosse” hanno impedito lo svolgimento del vertice allargato dei Paesi dell’Asean. Le manifestazioni sono state represse con forza dall’esercito thai: al termine degli scontri il bilancio è stato di due morti e 123 feriti. A Bangkok resta in vigore lo stato di emergenza e si temono nuovi disordini.