Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Massimo declino dello yuan da 4 mesi, scambiato oggi a circa 6,83 yuan per dollaro. Pechino vuole indebolire la sua valuta per favorire le esportazioni verso gli Stati Uniti, in discesa da 6 mesi, proprio alla vigilia della prima visita del nuovo Segretario Usa al Tesoro Timothy Geithner, che inizierà il 31 maggio.
Yang Shengkunm, analista valutario a Pechino, ha commentato all’agenzia Bloomberg che “la Cina ha abbassato il tasso di riferimento prima della visita di Geithner per chiarire la necessità di tenere debole lo yuan per proteggere le esportazioni”. La valuta era già scesa dello 0,7% il 1° dicembre, tre giorni prima della visita a Pechino di Henry Paulson, allora Segretario Usa al Tesoro.
Ad aprile l’export cinese verso Usa ed Europa è diminuito del 17%. Finora la centrale Banca di Cina aveva tenuto lo yuan stabile negli ultimi mesi.
La scorsa settimana Geithner, al contrario, ha annunciato che gli Usa intendono sollecitare Pechino per un’ulteriore apprezzamento dello yuan, che ritiene molto sottostimato, nonostante abbia guadagnato il 21% sul dollaro da quando nel luglio 2005 è stato eliminato il cambio stabile. Di recente parlamentari Usa hanno proposto l’introduzione di nuove imposte all’importazione per le merci cinesi, per compensare l’ingiusto vantaggio che hanno rispetto ai prodotti Usa per il mancato apprezzamento dello yuan. Il 14 maggio Pechino ha commentato che una simile misura avrebbe gravi conseguenze sul commercio mondiale.
La Cina ha investito una forte parte delle sue riserve monetarie in titoli di Stato Usa, pari a 768 miliardi di dollari, e a marzo il premier Wen Jiabao ha invitato Washington “a mantenere la sua credibilità finanziaria, a onorare i suoi impegni e a garantire la sicurezza delle riserve cinesi”.