Telegramma del Papa per le vittime del disastro aereo sull’Atlantico
“Vicinanza spirituale” e “profonda partecipazione” di Benedetto XVI per tutti coloro che sono stati “duramente provati” dal dramma. Oggi preghiera ecumenica nella cattedrale di Notre Dame a Parigi con la presenza del presidente Sarkozy. Tra i 228 passeggeri del volo cittadini di 32 nazioni tra cui anche cinesi, libanesi ed un filippino.
Roma (AsiaNews/Agenzie) - Il Papa invoca “misericordia divina” per le vittime del disastro aereo dell’Airbus francese scomparso il 1° giugno con a bordo 228 persone. In un telegramma a firma del segretario di stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, Benedetto XVI assicura “vicinanza spirituale” e “profonda partecipazione” a tutti coloro che sono stati “duramente provati” dal dramma.
 
Restano tuttora ignote le cause dell’incidente; intanto nell’Atlantico meridionale, a 650 km dall'isola di Fernando de Noronha e a 1000 km dalle coste brasiliane, sono in corso le ricerche dei resti del volo AF447 Rio-Parigi nella speranza di recuperare le scatole nere. Nessuna speranza invece di trovare sopravvissuti: la maggior parte delle 228 vittime sono brasiliani e francesi, ma sull’aereo volavano passeggeri di 32 nazionalità tra cui anche 8 cittadini cinesi, 5 libanesi ed 1 filippino.
 
Alle 16 di oggi, nella cattedrale parigina di Notre Dame, è in programma un momento di preghiera ecumenico per i passeggeri del volo Air France. Il presidente Nicolas Sarkozy parteciperà alla celebrazione pubblica a cui sono attesi i parenti delle vittime ed i dipendenti della compagnia di bandiera francese. Sempre oggi, alle 14, la grande mosche di Parigi ospiterà una preghiera organizzata dal Consiglio francese del culto musulmano.