Ancora uranio in un secondo sito vicino a Damasco
L’Onu stava verificando la presenza di uranio arricchito nel sito bombardato da Israele nel 2007. Damasco nasconde la lista dei suoi materiali e si rifiuta di discutere. Intanto l’Iran aumenta di 500 kg il suo uranio arricchito.

Vienna (AsiaNews/Agenzie) – La Iaea, l’agenzia Onu per il controllo nucleare, ha trovato tracce di uranio lavorato in un reattore vicino a Damasco, oltre a quello distrutto dagli israeliani nel 2007.

La Iaea (International Atomic Energy Agency) stava investigando sulle accuse da parte Usa riguardante il reattore di al Kibar, costruito con l’aiuto della Nordcorea, e che doveva produrre uranio arricchito utile per costruire ordigni nucleari. Il reattore è stato distrutto da missili israeliani nel 2007.

Ora l’agenzia Onu ha trovato tracce dello stesso tipo di uranio arricchito in un reattore vicino a Damasco, il cui contenuto non è mai stata dichiarato dalla Siria. Secondo la Iaea, la Siria sta nascondendo alcune sue attività e non vuole discutere con essa nemmeno foto satellitari scattate sull’impianto di al Kibar, che evidenziano la presenza di un reattore. Secondo Damasco, quello bombardato dai missili israeliani era solo una generica base militare.

In un’altra dichiarazione, la Iaea ha detto che negli ultimi 6 mesi l’Iran ha accresciuto la produzione di uranio arricchito di almeno 500 chili, arrivando a 1339 chili. Teheran ha ricevuto 3 proibizioni dalla Iaea di fermare tali produzioni.