A Hong Kong falliscono migliaia di ditte, Shanghai offre di collaborare contro la crisi
Nel 2009 sono già fallite migliaia di imprese e la recessione economica appare solo rallentare, non fermarsi. Il governo prevede una contrazione dell’economia del 5,5-6,5% nel 2009. Il leader di Shanghai offre a Hong Kong di crescere insieme “come fratelli”.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Le domande di fallimento sono aumentate a Hong Kong del 54% a maggio, rispetto al maggio 2008, a dimostrazione della perdurante recessione. La municipalità affronta una grave recessione dal terzo trimestre 2008. Il governo stima per il 2009 una contrazione dell’economia tra il 5,5 e il 6,5%.

L’economia della zona ha anche subito contraccolpi per il crollo delle esportazioni cinesi verso Stati Uniti ed Europa. Molte imprese di Hong Kong gestiscono fabbriche di manifatture, che hanno chiuso per il crollo delle ordinazioni.

Alcuni esperti osservano che, comunque, la situazione è in miglioramento: le 1.416 richieste di fallimento di maggio sono il dato più basso da gennaio. Ad aprile le richieste di  insolvenza sono state 1.490, + 56% rispetto ad aprile 2008.  Gli analisti concordano che anche se il peggio è passato, l’economia rimarrà debole e non prevedono una vera ripresa entro il 2009.

Intanto ieri Yu Zhengsheng, segretario del Partito comunista di Shanghai, ha suggerito la possibilità che i due centri possano collaborare per superare la perdurante crisi economica.

Tra le due città c’è sempre stata una nascosta rivalità, anche per l’ambizione di Shanghai di diventare un centro finanziario di rilievo mondiale. Appena lo scorso marzo il Consiglio di Stato ha approvato un progetto per trasformare Shanghai in un primario centro finanziario e marittimo entro il 2020, potenziandolo anche come mercato monetario e dei titoli azionari. Cosa che ha fatto ritenere a molti che volesse così oscurare il ruolo svolto dall’ex protettorato britannico.

Al contrario, Yu ha detto che “Shanghai ha molto da imparare da Hong Kong, nel campo della politica fiscale, del sistema creditizio, delle regolazioni del mercato”. Egli ha anche sottolineato che “Shanghai e Hong Kong saranno sempre complementari tra loro e la crescita delle due città porterà loro benefici reciproci…. Saranno sempre fratelli”.