Papa: ogni giorno prego per i cristiani iracheni e la pace in Medio Oriente
Ricevendo il patriarca Ignace Youssif III Younan, Benedetto XVI esprime la sua particolare “preoccupazione” per la vita spirituale dei sacerdoti e si dice sicuro che l’Anno ad essi dedicato, che si apre oggi, sarà una “opportunità feconda offerta a tutta la Chiesa”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Papa prega ogni giorno per la pace in Medio Oriente e specialmente per i cristiani iracheni. E’ stato lo stesso Benedetto XVI a dirlo, nel corso dell’incontro avuto questa mattina con Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri (in Libano), con i membri del sinodo della Chiesa siro-cattolica. “Prego costantemente – ha affermato – per la pace in Medio Oriente, in particolare per i cristiani che vivono nell’amata mazione irachena, ogni giorno, durante il sacrificio eucaristico, presento al Signore le loro sofferenze”.
 
Nel giorno nel quale si apre l’Anno sacerdotale, il Papa ha poi rivelato la sua “preoccupazione” per la vita spirituale dei preti. “Desidero condividere con voi – ha detto – un’altra delle mie maggiori preoccupazioni: quella della vita spirituale dei sacerdoti. Giustamente oggi, nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, giornata della santificazione sacerdotale, avrò l’immensa gioia di aprire l’Anno sacerdotale, in ricordo del 150mo anniversario della morte del santo Curato d’Ars. Credo – ha proseguito – che questo speciale anno giubulare, che comincia quando termina l’Anno paolino, sarà un’opportunità feconda, offerta a tutta la Chiesa. Sul Calvario, Maria era con l’apostolo Giovanni ai piedi della croce. Oggi, anche noi ci rechiamo spiritualmente vicino alla croce, con tutti i vostri sacerdoti, per rivolgere il nostro sguardo verso Colui che è stato trafitto e dal quale noi riceviamo la pienezza di ogni grazia”.
 
Benedetto XVI ha infine sottolineato il valore della comunione esistente tra la Sede appostolica e il Patriarcato siro-cattolico. “Nel corso della vostra storia più che millenaria, la comunione con il vescovo di Roma è sempre andata di pari passo con la fedeltà alla tradizione spirituale dell’Oriente cristiano e tutte e due formano gli aspetti complementari di un unico patrimonio della fede che professa la vostra venerabille Chiesa”.