Scomparso monaco tibetano arrestato un anno fa
Non si hanno notizie del Ngagchung dal suo arresto nel luglio 2008. Era dell’Istituto buddista Larung Gar, importante centro di studi preso di mira dalle autorità cinesi.

Dharamsala (AsiaNews) – A un anno dall’arresto, è ignoto il destino del monaco tibetano Ngagchung. Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) denuncia che ai familiari non è stato nemmeno confermato dove sia detenuto.

Ngagchung (nella foto) è stato arrestato l’8 luglio 2008 insieme ai monaci Taphun e Gadruk dell’Istituto buddista Larung Gar di Sertha, con l’accusa di avere dato notizie sulla situazione in Tibet a “forze separatiste” all’estero durante le proteste contro la dominazione cinese esplose nella primavera 2008. Gli altri due monaci sono stati interrogati e rilasciati, ma lui è scomparso.

Le ultime notizie indicano che egli è detenuto nel carcere di Chengdu (Sichuan), ma se ne ignorano la situazione fisica e mentale ed è stata respinta ogni richiesta di visita da parte dei parenti.

Il monaco è sempre stato attivo e rispettato nella comunità buddista ed è nipote di Khenpo Jigme Phuntsok, noto docente che ha fondato l’istituto buddista Larung Gar di Sertha (in cinese: Seda) nella prefettura di Kardze.

Il Tchrd denuncia che molti tibetani arrestati sono scomparsi nel nulla senza che le famiglie possano vederli o ricevere notizie.

Le autorità cinesi da anni hanno destinato una particolare attenzione al centro buddista Larung Gar di Sertha, con ripetute incursioni e perquisizioni e con l’invio di gruppi di funzionari per la “rieducazione patriottica” dei monaci. Nell’aprile 2001 hanno fissato un limite massimo di presenze nell’Istituto, costringendo circa 7mila studenti ad andare via. Nel giugno 2001 migliaia di poliziotti hanno occupato il monastero e fatto demolire varie costruzioni. (NC)