Faisalabad, cristiani e musulmani uniti a difesa dell’ambiente
di Qaiser Felix
La Commissione diocesana promuove politiche verdi aperte a fedeli di religioni diverse. Giornalista musulmano giudica l’iniziativa “un passo positivo”. Sacerdote cattolico ricorda che curare la natura è un compito che Dio affida “a ogni uomo”.
Faisalabad (AsiaNews) – Promuovere una campagna di sensibilizzazione in materia di ambente, coinvolgendo fedeli di religione diverse. È l’iniziativa avviata dalla Commissione diocesana per il dialogo interreligioso di Faisalabad, in occasione dell’Anno nazionale per l’ambiente 2009 indetto dal governo pakistano. Il programma è stato presentato il 25 giugno scorso, alla presenza di circa 100 fra sacerdoti, suore, insegnanti e studenti.
 
Il Pakistan deve affrontare numerose sfide in materia di ecologia. Padre Aftab James Paukl, direttore della Commissione diocesana per il dialogo interreligioso, sottolinea che “una gestione inadeguata delle risorse, povertà e analfabetismo” sono fra le cause principali del degrado. Il sacerdote aggiunge che lo scopo principale dell’iniziativa è quello di “creare consapevolezza sulle questioni ambientali, mettendo assieme persone di fede diversa”.
 
Khawar Javed Shafiq, giornalista musulmano, aggiunge che “la maggior parte delle persone non mostra attenzione alla questione” e l’iniziativa promossa dai cattolici “è incoraggiante e un passo positivo” nella giusta direzione. Il giornalista, impegnato in molte problematiche sociali, conferma che “i problemi ambientali sono molto diffusi” e non è solo compito del governo affrontarli. Anche la società civile, le organizzazioni per i diritti umani e le persone comuni “devono ricoprire un ruolo di primo piano”.
 
Faisalabad è una città industriale e l’inquinamento è causa di malattie fra la gente. Khawar Javed Shafiq chiede che il governo stanzi “fondi adeguati” e dia vita “al Ministero per l’ambiente”. Le preoccupazioni del giornalista musulmano sono condivise da padre Anjum Nazeer, che ricorda “l’amore di Dio per la natura” e il compito “affidato a ogni uomo” di mantenere un ambiente sano. Il sacerdote invita ciascuno “a mantenere pulite le proprie case e strade”, dando così “il buon esempio” agli altri. “Possa essere questo – conclude – un piccolo passo iniziale, ma che sia foriero di grandi cambiamenti”.