Aumenta la disoccupazione Usa, scendono le borse asiatiche
Il forte aumento dei disoccupati in Usa ed Europa (record percentuale da oltre 10 anni) scatena il pessimismo in molti Paesi, come il Giappone, e ne risentono le borse. Senza un aumento dei consumi domestici, le ditte asiatiche non potranno esportare le loro merci.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Molte borse asiatiche sono scese oggi per il 3° giorno di seguito, dopo le cattive notizie sulla disoccupazione giunta al 9,5% in Stati Uniti ed Europa, che fanno dubitare che sia in atto l’auspicata ripresa economica.

A Tokyo l’indice Nikkei è caduto dell’1,3%. Mentre a Hong Kong l’indice azionario, dopo un iniziale crollo, è risalito fino a una sostanziale parità (-0,1%).

Il Dipartimento Usa per il Lavoro ha detto che nel Paese sono stati tagliati 467mila posti di lavoro a giugno, oltre 100mila in più rispetto alle previsioni. Dal 1983 non c’era un tasso di disoccupazione del 9,5% e si prevede che il dato crescerà. Dal 2007 gli Usa hanno tagliato 6,5 milioni di posti di lavoro. L’elevata e crescente disoccupazione fa prevedere che non ci sarà una prossima ripresa nei consumi e, quindi, nelle vendite, anche perché i nuovi disoccupati hanno grandi difficoltà a trovare nuovi impieghi stabili.

Il presidente Usa Barack Obama si è detto “molto preoccupato” per la disoccupazione e ha osservato che molte famiglie si chiedono “se saranno la prossima” a perdere la sicurezza economica.

Identico tasso del 9,5% di disoccupati in Europa, record negativo dal 1999. Sono ormai 18 mesi che diminuisce l’occupazione mondiale.

Hiroshi Morikawa, esperto per gli investimenti, ha commentato all’agenzia Bloomberg che “la gente attendeva un drastico miglioramento nel mercato del lavoro Usa, attesa che invece è risultata del tutto ottimistica… Né c’è stato un aumento delle spese interne. I consumatori comprano prodotti a basso costo e questo può danneggiare l’economia causando una deflazione”.