Patriarca di Baghdad: "Abbiamo bussato, e una porta si è aperta"
Mons. Delly conferma l'impegno della Chiesa per la liberazione delle volontarie italiane

Baghdad (AsiaNews) - "Non c'è stata porta a cui non abbiamo bussato per le due ragazze italiane: una si è aperta. Cristiani e musulmani iracheni gioiscono per questa notizia". Lo ha dichiarato ad AsiaNews il Patriarca caldeo di Baghdad, Sua Beatitudine Emmanuel Delly "Abbiamo bussato a tutte le porte. Il Signore ha fatto in modo che una si aprisse: non posso dire quale, ma una porta si è aperta, e le due ragazze sono state liberate" ha affermato Delly. Il patriarca ha voluto però mantenere il riserbo sulla strada percorsa dalla chiesa nella liberazione di Simona Pari e Simona Torretta, le due volontarie italiane rapite in Iraq il 7 settembre e liberate oggi.

Ecco l'intervista che il patriarca Delly ha rilasciato ad AsiaNews.

Come ha accolto la notizia delle 2 italiane liberate?

Siamo molto contenti della liberazione di Simona Pari e Simona Torretta, più contenti di voi italiani.

Perché?

Siamo una sola famiglia: quando un figlio viene liberato, il padre e i fratelli sono contenti. Tutti, musulmani e cristiani, facciamo parte della stessa famiglia dei figli di Dio. Tutte le persone qui a Baghdad e in Iraq sono contente della liberazione delle due ragazze, anche i musulmani. Tutti sono contrari a questi atti inumani.

Cosa vuole comunicare alle famiglie delle ragazze e agli italiani?

Dico che la liberazione delle 2 volontarie è frutto della grande preghiera per la loro liberazione che c'è stata in Italia, in Iraq e in tutto il mondo. Ringrazio il Signore che ha illuminato la mente delle persone che tenevano in ostaggio le due ragazze. (LF)