Monaci buddisti thai promuovono attività per attirare i fedeli nei templi
di Weena Kowitwanij
Il 94% dei thailandesi è di religione buddista ma solo una piccola percentuale frequenta i luoghi di culto. Per la festa di Asalhabucha, in cui si ricorda il primo sermone del Buddha, i leader religiosi invitano alla preghiera, alla meditazione e a vivere per un giorno l’esperienza monastica.
Bangkok (AsiaNews) – Stimolare la pratica del buddismo fra i fedeli, all’insegna dello slogan “Visitare il tempio ogni domenica, ti renderà felice”. È lo spirito che ha segnato le celebrazioni per la festa di Asalhabucha – il giorno di luna piena nell’ottavo mese del calendario lunare – che si sono tenute il 7 luglio in Thailandia.
 
Nel Paese degli elefanti, il 94% degli oltre 62 milioni di abitanti è di religione buddista ma solo una piccola parte segue i precetti della fede. Secondo una recente inchiesta condotta al tempio di Yannawa – nel centro di Bangkok – emerge che solo il 57% offre cibo ai monaci, l’8,2% ascolta i sermoni e il 3,2% pratica la meditazione. Il 42,7% frequenta le funzioni religiose una volta la mese; il 30% dice di farlo “a seconda delle occasioni”; l’11,2% una volta ogni tre mesi; l’8,8% ogni sei mesi e il 7,1% una volta all’anno.
 
L’abbandono della pratica preoccupa i leader buddisti, che hanno lanciato un progetto per invitare i fedeli a frequentare “con maggiore assiduità i luoghi di culto”. Phraphromvajirayan, membro dell’Associazione dei monaci, conferma che le persone “vanno nei templi solo in occasioni speciali”. Egli spiega l’obiettivo di “dare vita a speciali attività nei templi” rivolte a “bambini e giovani”. Fra queste “incoraggiare la lettura del Dhamma (gli insegnamenti del Buddha, ndr), vivere per un giorno e una notte l’esperienza monastica e promuovere iniziative di volontariato per il bene della comunità”.
 
In occasione della festa di Asalhabucha, il patriarca supremo Somdejphrayanasungvorn ha esortato i fedeli buddisti alla pace e alla misericordia, che portano felicità alla comunità, alla società e all’intera nazione. “Invito i fedeli – sottolinea il leader buddista – a cogliere l’opportunità per osservare i precetti, guadagnare meriti, ascoltare i sermoni e pregare di più per una vita di pace. Le preghiere calmano gli spiriti, una vita di pace inizia con la pace nella mente attraverso la meditazione”.
 
L’Asalhabucha è una delle festività più importanti per il calendario buddista: essa ricorda il primo sermone – il Dharmajuckkappawattanasutra – che l’Illuminato ha tenuto davanti ai suoi cinque fedeli. Il giorno coincide anche con la rivelazione dei tre elementi fondamentali: il Buddha, il Dharma (la legge) e il Sangha (l’assemblea dei monaci), che insieme formano il Triratna (le tre gemme). Alla giornata di festa segue la Giornata del digiuno buddista, che segna l’inizio dei tre mesi di astinenza e preghiera, in cui i monaci si rinchiudono nei templi ed escono solo se necessario, facendo ritorno al tempio prima del tramonto.