Polemiche dimissioni a Beirut di un leader musulmano del dialogo islamo-cristiano
di Fady Noun
Lo sceicco Mohammed Nokkari, che ha lanciato l’idea di una festa comune nel nome di Maria, in una lettera polemizza con il Mufti della Repubblica, che si è opposto al progetto. Dice che continuerà a impegnarsi per il dialogo fra le religioni.
Beirut (AsiaNews) – Lo sceicco Mohammed Nokkari, direttore generale di Dar el-Fatwa, la “Casa del decreto”, ha dato le dimissioni perché l’incarico è diventato incompatibile – a suo avviso – con il suo impegno risoluto a favore del dialogo islamo-cristiano.
 
In un messaggio di posta elettronica, il dignitario sunnita ha spiegato: “Considerando che esiste una incompatibilità fra la mia funzione di direttore generale di Dar el-Fatwa – che comprende quella di capo di Gabinetto del Mufti della Repubblica – e le convinzioni che difendo, ho avviato le procedure per il mio trasferito dall’incarico che occupo da ormai 13 anni all’interno di Dar el-Fatwa, verso quello di giudice presso il tribunale della Shariah di Beirut, e ciò avrà luogo da questo mese di luglio 2009”.
 
Lo sceicco Mohammed Nokkari si è reso famoso, in particolare, per essere stato l’ideatore di un audace progetto da avviare in Libano – presentato il 25 marzo scorso in occasione della festa cristiana dell’Annunciazione – che prevede una festa nazionale e una giornata di incontro e di dialogo islamo-cristiano nel nome di Maria. Ieri egli ha dichiarato che continuerà a prestare la propria opera al progetto fino a che “la sua realizzazione non verrà completata”. Il 25 marzo scorso, stava per essere messa la firma del Primo Ministro su un decreto che sancisce l’introduzione della festa, ma all’ultimo momento il veto posto dal Mufti della Repubblica ha compromesso la finalizzazione dell’iniziativa.  
 
Nella sua lettera, lo sceicco Nokkari giustifica la sua decisione affermando, in particolare, il “carattere sacro della libertà di espressione”, stimando inoltre che “l’opinione di un superiore nella gerarchia non deve cancellare quella di un subordinato”. A tal proposito, il riferimento al rifiuto opposto dal Mufti della Repubblica, lo sceicco Mohammed Rachid Kabbani, è sin troppo chiaro.
 
“Mi riprometto di lavorare più di prima per promuovere i miei sforzi a favore del dialogo islamo-cristiano, per trovare una via comune fra cristiani e musulmani, pietra miliare del nostro sistema libanese, e a continuare a difendere con tutte le mie forze e in ogni luogo la libertà di espressione” ha concluso lo sceicco Nokkari, insegnante alla Facoltà di diritto e all’Istituto di studi islamo-cristiani all’Università di San Giuseppe.