Tra India e Usa nessun intesa sul clima, ma accordi su armi e programma spaziale
Il segretario di Stato americano Hillary Clinton è in visita ufficiale in India. New Delhi rifiuta “obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas serra”e sfuma l’accordo sul riscaldamento globale. Nella lotta al terrorismo l’India è un partner strategico per gli Usa, ma la Clinton afferma:“Il Pakistan continuerà a ricevere gli aiuti americani”.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Stati Uniti e India non trovano l’intesa sul clima, ma si accordano su armi e programmi spaziali. Mentre prosegue la visita ufficiale nel Paese asiatico del segretario di Stato americano, Hillary Rodham Clinton, il dialogo tra New Delhi e Washington sulla riduzione dell’emissione dei gas serra si ferma.
 
La Clinton si era detta “molto fiduciosa” sulla possibilità di trovare un accordo nella lotta al riscaldamento globale e dopo l’incontro con Jairam Ramesh, Ministro indiano dell’ambiente, aveva parlato di colloqui “molto fruttuosi”. Ma l’idea della Clinton “di un progetto che modificherà in maniera spettacolare il modo in cui produciamo, consumiamo e conserviamo l'energia” sembra arenarsi dopo le dichiarazioni di Ramesh che ha affermato: “Non c’è alcun motivo di essere sotto pressione per ridurre le nostre emissioni, mentre abbiamo il più basso tasso d'emissione per abitante”. Rifiutando “obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni”, il ministro dell’ambiente indiano ha di fatto spento le speranze di un’intesa con Washington in vista della conferenza Onu sul riscaldamento globale, in programma a dicembre a Copenhagen.
 
Ma l’agenda dei tre giorni di colloqui della Clinton non si ferma al “global warming”. Sui tavoli dei vari incontri con i ministri del governo di Manmohan Singh e con il premier stesso ci sono anche vendita di armamenti, accordi su nucleare a uso civile, cooperazione scientifica e programma spaziale.
 
New Delhi e Washington si apprestano a firmare un accordo sulla vendita di armamenti e il trasferimento all’India di tecnologia militare statunitense. Si tratterebbe di un’intesa storica tra i due Paesi che durante la guerra fredda si trovavano su fronti opposti. La lenta marcia di riavvicinamento era iniziata con la presidenza di Bill Clinton, proseguita sotto Bush e ora verrebbe capitalizzata con questo accordo e con lo sviluppo della presenza Usa nei progetti per il nucleare ad uso civile.
 
L’apporto di New Delhi nella lotta contro il terrorismo è un altro tema centrale del viaggio della Clinton, in particolare nel colloquio con Singh. Il premier indiano è reduce dall’incontro del 16 luglio con Yousuf Raza Gilani, primo ministro del Pakistan, in cui New Delhi ha chiesto piena collaborazione ad Islamabad nella caccia agli attentatori di Mumbai e offerto la ripresa dei pieni rapporti tra i due Paesi. Per la Clinton il dialogo tra i India e Pakistan è decisivo, ma poco prima di arrivare da Singh, ha ribadito, davanti agli studenti dell’università di New Delhi, che “il Pakistan continuerà a ricevere gli aiuti americani e l'India deve convivere con questa situazione”.
 
Tra gli accordi tra i due Paesi previsti per questo viaggio della Clinton c’è anche il Technology Safeguards Agreement (TSA) che frutterebbe agli Usa l’ingresso nell’industria aerospaziale indiana. L’accordo prevede la possibilità di lanciare satelliti americani con vettori lanciati nello spazio da New Delhi e la vendita di componentistica Usa per satelliti e razzi di fabbricazione indiana.