Il Congresso di Fatah, il primo dopo 20 anni
di Joshua Lapide
Aperture al dialogo con Israele, ma si mantiene la possibilità della “lotta armata”. Molti problemi interni: corruzione, nepotismo, inefficienza, emarginazione dei giovani.

Betlemme (AsiaNews) –  Più di 2 mila delegati di Fatah si sono radunati a Betlemme per il primo congresso in 20 anni dell’organizzazione capeggiata da Mahmoud Abbas. Il raduno dura tre giorni e vuole riscrivere una piattaforma del suo impegno, ringiovanire il movimento e lanciare una pista per il dialogo con Israele. Secondo le regole, ci dovrebbe essere un congresso di Fatah ogni 5 anni, ma l’ultimo è stato celebrato nell’89 da Yasser Arafat che in seguito, per timori di perdere la sua autorità, ha continuato a ritardare la data per un nuovo raduno.

Una bozza della piattaforma, di 41 pagine, ripercorre tutti gli eventi di questi 20 anni e apre al dialogo di pace con Israele, mettendo ai margini – senza eliminarla – la possibilità della lotta armata per giungere a uno Stato palestinese. La bozza esige anche il congelamento di tutte le colonie israeliane nei Territori occupati, una condizione richiesta anche dagli Stati Uniti a Tel Aviv, ma che si scontra con la sordità del governo ultra-conservatore israeliano di Netanyahu.

Ma problemi ancora più difficili sono all’interno del movimento, diviso e accusato di corruzione, nepotismo e inefficienza. A causa di ciò, nel 2006 Fatah ha perso molto sostegno a favore di Hamas, il movimento radicale islamico che a tutt’oggi governa Gaza. Circa 400 delegati di Fatah a Gaza non potranno partecipare al congresso perché Hamas non glielo permette e pone come condizione la liberazione di militanti di Hamas imprigionati nella West Bank, gestita da Fatah.

Anche il ringiovanimento del partito presenta difficoltà. Dalla morte di Arafat nel 2004 i giovani cercano più rappresentatività, ma trovano molta resistenza da parte della vecchia guardia che non vuole mettersi da parte. Solo un quarto degli oltre 2 mila delegati sono stati eletti dalla base. Il resto è stato scelto da Abbas e da un piccolo comitato, ciò che rende difficile un radicale cambiamento della leadership.

Nei tre giorni di congresso I candidate voteranno per due comitati: uno con 18 seggi, l’altro con 120 seggi. La leadership di Abbas come capo di Fatah non è in discussione.

I giovani sperano di eleggere Marwan Barghouti, il leader carismatico della prima e seconda Intifada, ora in una prigione israeliana.