Infuria la battaglia legale sui risultati delle elezioni presidenziali
di Mathias Hariyadi
I candidati perdenti hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale, denunciando errori materiali e interpretazioni sbagliate di legge. Il Giudice costituzionale non esclude che si possa dover tornare alle urne.

Jakarta (AsiaNews) – Infuria la battaglia giuridica sulla correttezza dei risultati delle elezioni presidenziali dell’8 luglio, che hanno visto la conferma del presidente uscente Susilo Bambang Yudhoyono. Ieri Mahfud MD (nella foto), presidente della Corte Costituzionale indonesiana, ha chiesto alla Commissione elettorale centrale (Kpu) di mettere a loro disposizione tutti i documenti necessari per decidere le azioni legali proposte da chi ha perso le elezioni.

In una situazione di tutti contro tutti, hanno chiesto l’annullamento del risultato l’ex presidente Megawati e il generale in pensione Prabowo Subianto (per l’Indonesian Democratic Party Struggle Pdip e per il Gerindra Party), come pure l’ex vicepresidente Jusuf Kalla e il generale Wiranto (per il Golkar e Hanura Party).

Le censure riguardano anzitutto l’assegnazione degli elettori non registrati compiuta dalla Commissione elettorale. Ma c’è anche polemica sull’esattezza della conta dei voti e su discriminazioni denunciate da alcuni partiti minori.

In uno scenario incerto, Mahfuz avverte che, se i loro accertamenti smentiranno la già proclamata vittoria di Yudhoyono, si potrà giungere alla riconta dei voti o al ballottaggio tra i maggiori candidati.

Gusti Artha della Kpu si dice invece fiducioso che saranno confermati i risultati già proclamati.

Comunque la polemica investe anche l’assegnazione di seggi al parlamento, dopo che nei giorni scorsi la Corte Suprema ha smentito le modalità di conta dei voti applicata dalla Kpu nel secondo turno di voto. Le diverse modalità di conteggio dovrebbero portare alla ridistribuzione di alcuni seggi, a danno dei partiti minori e a vantaggio di quelli più grandi. In specie, secondo esperti il Partito Democratico di Yudhoyono avrebbe 31 seggi in più, il Golkar 25 e il Pdip 6, a danno dei piccoli partiti.

Tuttavia questa settimana la Kpu ha deciso che l’interpretazione operata dalla Corte suprema non può avere efficacia retroattiva e non può, quindi, portare alla modifica dei risultati già proclamati per il parlamento.