Dhaka, minacce di morte per la famiglia di un cristiano convertito dall'islam
di William Gomes
Un anno fa Rashidul Khandaker, in Australia per lavoro, si è convertito al cristianesimo. Da allora la sua famiglia in Bangladesh è emarginata e ora ha ricevuto minacce da un gruppo estremista. Esperti invitano a non sottovalutare il grave pericolo.

Dhaka (AsiaNews) – Rashidul Amin Khandaker, dopo la laurea in un’importante università bangladeshi, è andato in Australia per espandere l’attività commerciale del padre Ruhul. In Australia ha conosciuto il cristianesimo ed è stato attratto dalla bellezza di questa fede. Il 26 luglio 2008 ha ricevuto il battesimo da padre Dominic Ceresoli, parroco della chiesa Santa Teresa nell’arcidiocesi di Sidney. Per questo la sua famiglia ha dovuto affrontare la disapprovazione e l’emarginazione e ora ha ricevuto minacce di morte.

Alla notizia della conversione, il padre Ruhul ha avuto un colpo apoplettico, è rimasto in parte paralizzato ed è ancora in cura. La sua casa è stata devastata dagli islamici della zona.

Ruhul racconta ad AsiaNews che dopo la conversione del figlio è stato emarginato dai chierici islamici e non può nemmeno andare a pregare nella moschea locale. Lui e la famiglia sono costretti a starsene a casa e nessuno fa loro visita.

Egli dice che non capisce questo rifiuto: dopo la conversione del figlio ha letto Bibbia e Corano, non  vi ha trovato grandi contrasti e ha visto che lo stesso Corano definisce i cristiani come gli amici più prossimi degli islamici.

La mattina del 1° agosto ha ricevuto una lettera del gruppo estremista islamico “Allahr Dal” (Gruppo di Allah), vietato per le sue posizioni violente. La lettera lo accusa di essere uno “strumento” dei cristiani per distruggere l’islam e gli intima di “sacrificare” il figlio Rashidul, perché con la conversione ha gettato discredito sull’intera comunità islamica. Egli conclude che “non osiamo nemmeno andare dalla polizia” a fare denuncia.

La cristiana Annie Halder spiega ad AsiaNews che simili minacce non vanno sottovalutate: Allahr Dal è ritenuto avere stretti collegamenti con gli estremisti islamici di Pakistan e Afghanistan. Dice che “la vita dei cristiani convertiti dall’islam è in grande pericolo, in Bangladesh. Abbiamo visto omicidi di convertiti e le autorità non hanno saputo proteggerli”.