Approvato il tribunale per processare i Khmer Rossi

Phnom Penh (AsiaNews/AP) – L'assemblea legislativa della Cambogia ha approvato la creazione di un tribunale che processerà i leader dei Khmer Rossi ancora in vita. I 107 legislatori che hanno preso parte all'assemblea di questa mattina, hanno votato a favore della creazione di un organo giudicante sotto l'egida delle Nazioni Unite.

Il tribunale sarà formato da giudici e pubblici ministeri stranieri e cambogiani, con una maggioranza di questi ultimi. Le decisioni verranno prese con il consenso della maggioranza più uno dei membri.

"Questo accordo è un grande successo" ha dichiarato il primo ministro Hun Sen dopo il voto "Un risultato che il popolo cambogiano è la comunità internazionale aspettavano da tempo".

Dopo 5 anni di trattative, nel giugno del 2003 la Cambogia e le Nazioni Unite avevano trovato un accordo per la creazione di un tribunale che giudicasse i crimini perpetrati dal regime di Pol Pot. La ratifica è slittata più volte nel timore che un processo al passato possa scuotere la nazione. Alcuni dei leader attuali del governo di Hun Sen sono ex Khmer Rossi.

Fino ad oggi nessuno dei leader dei Khmer Rouge è stato processato: Pol Pot è morto nel 1998 e molti dei suoi uomini più fidati vivono ancora in Cambogia in piena libertà. Solo Ta Mok, l'ex capo della milizia e Kaing Khek Iev sono sottoposti al regime di custodia cautelare in attesa del processo.

Alla fine degli anni '70, durante i 4 anni del sanguinoso regime di Pol Pot, sono state uccise circa due milioni di persone. Nel 1979 il regime dei Khmer Rossi è caduto, grazie a un intervento militare del Vietnam.