Scontri antiterrorismo in Central Java. Forse ucciso Noordin M Top
di Mathias Hariyadi
Raid della polizia speciale con scontri a fuoco che durano da ieri pomeriggio. A Jakarta arrestati sospetti e un'auto piena di bombe forse per un attentato al presidente Susilo e al corpo diplomatico. Identificati i terroristi suicidi degli attacchi al Marriott hotel e Ritz Carlton di Jakarta.

Jakarta (AsiaNews) – Noordin Mohammed Top, il più ricercato terrorista nel sud-est asiatico è forse morto in uno scontro a fuoco con le forze antiterrorismo indonesiane. Noordin, chiamato “il nemico numero uno”, di origine malaysiana, dovrebbe essere fra gli uccisi durante un raid delle forze di polizia a Temanggung, circa 80 km da Semarang, capitale di Central Java. A Noordin si attribuiscono diversi attacchi: quello del Marriott hotel nel 2003 a Jakarta; all’ambasciata australiana nel 2004; a diversi ristoranti a Bali nel 2005, fino agli attacchi ai due hotel della capitale lo scorso 17 luglio.

La casa dove si nascondeva Noordin è proprietà di un residente locale, un certo Mohzari, insegnante in una scuola islamica. Nella sua casa la polizia ha pure trovato e confiscato materiale esplosivo.

Lo scontro a fuoco è cominciato ieri pomeriggio, dopo l’arresto di due sospetti terroristi nel mercato di Temanggung. Anche adesso vi sono sporadici colpi di armi da fuoco. La polizia non ha ancora emesso nessun comunicato ufficiale che confermi la morte del terrorista numero uno.

Un'altra operazione anti-terrorismo è in corso a Jatiasih di Bekasi, circa 25 km a est di Jakarta est, dove la polizia ha ucciso due sospetti terroristi. Le vittime sono state identificate: si tratta di Air Setiawan e Eko Peyang, entrambi ex detenuti e membri dei “talebani terroristi islamici” responsabili dell’attacco all’hotel Marriott nel 2003 e dell’ambasciata australiana nel 2004. Sulla scena del crimine la polizia ha arrestato altri due sospetti e confiscato armi e materiale esplosivo.

La polizia ha pure confiscato un’auto piena di bombe e tre cinture per un attacco suicida. Le bombe consistono di 5 blocchi contenenti  fra i 100 e i 500 chili di esplosivo, ed erano nascoste in una casa privata, affittata da Ahmad Fery, arrestato stamane prima dell’alba mentre guidava l’auto da Solo (Central Java) a Jatisih.

La polizia pensa che l’esplosivo servisse per un attentato alla residenza privata del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, che si trova nella zona est di Jakarta. Solo è la città dove si trova la scuola islamica di Abu Bakar Baasyir, considerato l’ispiratore spirituale della Jemaah Islamiya.

Dagli interrogatori degli arrestati, la polizia è venuta a sapere che i terroristi preparavano un attentato al corpo diplomatico straniero, durante le celebrazioni della festa dell’indipendenza indonesiana, il prossimo 17 agosto.

Il capo della polizia indonesiana, gen. Bambang Hendarso Danuri, ha confermato oggi pure l’identità dei due suicide dell’attacco al Marriott hotel e al Ritz Carlton dello scorso luglio. Si tratta di due giovani, Nana Ichwan Maulana (che si è fatto scoppiare nel Ritz Carton) e Dani Dwi Permana (suicidatosi nel Marriott). Quest’ultimo ha vissuto a Telaga Kahuripan di Parung (vicino a Bogor, West Java), ma aveva lasciato la sua casa da almeno due anni.