Ancora sangue in Iraq: 41 morti e 150 feriti a Baghdad e Mosul
Nel nord una bomba è esplosa nel villaggio di Khazna, a 20 km da Mosul. Il bilancio è di 25 morti e una trentina di edifici distrutti. Nella capitale i terroristi colpiscono due diversi cantieri, uccidendo 25 operai in attesa di iniziare il lavoro.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – È di 41 morti e più di 150 feriti il bilancio di una serie di attentati che hanno colpito stamane l’Iraq. Il primo attacco a Mosul, la seconda città più importante del Paese, 390 km a nord della capitale. Altri due a Baghdad, dove i terroristi hanno colpito alcuni lavoratori in attesa di un impiego per la giornata.
 
Due camion carichi di esplosivo hanno ucciso 25 persone – più di 70 i feriti – nel villaggio di Khazna, 20 km a nord di Mosul. L’esplosione ha raso al suolo circa 30 edifici. Attacchi bomba e omicidi mirati si ripetono con cadenza quasi giornaliera a Mosul, dove è in corso una lotta fra arabi e curdi per la conquista del potere.
 
A Bahdad, invece, due diversi attentati hanno colpito aree della capitale a prevalenza sciita. Il bilancio degli attacchi è di 16 morti e una ottantina di feriti. La prima bomba è esplosa nel quartiere di Hay al-Amel, a ovest della capitale. La seconda ha colpito la zona di Shurta Arbaa, a nord della città. In entrambi i casi gli ordigni, esplosi nelle prime ore della mattinata, hanno preso di mira i lavoratori di due diversi cantieri, in attesa di iniziare il turno di lavoro.
 
Gli attentati di oggi sono solo gli ultimi di una lunga striscia di sangue che ha segnato l’Iraq dal giugno scorso, quando l’esercito americano ha affidato il controllo della sicurezza alle truppe e ai reparti della polizia irakena. Il 7 agosto una serie di attentati, sempre a Baghdad e Mosul, ha colpito la comunità sciita, uccidendo 47 persone.