Nuove veglie di protesta nella diocesi di Vinh. Difficili spiragli di dialogo col governo
di Emily Nguyen
Veglia a lume di candela nelle 178 parrocchie della diocesi di Vinh per chiedere la fine delle violenze contro i cattolici e la liberazione di 3 fedeli tenuti in carcere. Il governo di Quang Binh invita rappresentanti del clero a parlare, ma si teme per l’incolumità dei preti.

Hanoi (AsiaNews) – Lo scorso 8 agosto sera in tutte le parrocchie di Vinh si sono tenute marce e veglie di preghiera. Distribuiti fra le 178 parrocchie, la veglia ha radunato circa 500 mila fedeli. Portando cartelli che domandano la libertà religiosa, i fedeli chiedono il ritorno delle proprietà della Chiesa requisite dal governo; i beni sequestrati dalle case dei fedeli; la fine della campagna di odio anti-cattolico sui media governativi e la liberazione dei 3 cattolici, arrestati il 20 luglio scorso per aver costruito una tenda come luogo di preghiera davanti alle rovine della chiesa di Tam Toa (cfr. 21/07/2009 Percosse e arresti per sacerdoti e fedeli nella storica chiesa di Tam Toa).

Altre diocesi hanno espresso solidarietà ai fedeli di Vinh, alcuni dei quali – preti e laici - hanno subito battiture e violenze da parte di poliziotti in borghese o teppisti al servizio della polizia. Lo stesso 8 agosto sera, 3 mila cattolici si sono radunati alla parrocchia di Thai Ha (Hanoi); il giorno dopo, a Ho Chi Minh City, 2500 persone hanno manifestato nella chiesa dei redentorista.

Vi sono voci secondo cui il governo locale sta aggregando scontenti, giovani della Lega comunista e veterani dell’esercito per raid violenti contro i cattolici. Intanto la stampa continua ad accusare i fedeli di offese alla patria e disturbo dell’ordine pubblico. A Quang Trach i venditori di cibo e provviste hanno ricevuto l’ordine di non vendere i loro prodotti ai cattolici.

Mentre cresce la tensione, il governo locale di Quang Binh ha chiesto ai rappresentanti della diocesi di andare a Dong Hoi per discutere dell’incidente di Tam Toa. P. Anthony Pham Dinh Phung, segretario della diocesi, insiste però che il dialogo avvenga negli uffici diocesani di Vinh, per garantire la sicurezza dei rappresentanti cattolici.

Nei giorni precedenti, un sacerdote di Vinh, p. Peter Nguyen The Binh, accompagnato dal vice-governatore locale, è stato lasciato solo e picchiato fino a farlo cadere in coma (cfr. 28/07/2009 Prete in coma perché picchiato dalla polizia. Proteste dei cattolici in tutto il Vietnam).