Iran, leader opposizione: le guardie carcerarie hanno violentato uomini e donne
Mehdi Karroubi denuncia casi di stupri brutali ai danni dei manifestanti anti-governativi rinchiusi nelle prigioni del Paese. Le vittime soffrirebbero di danni fisici e psicologici. Egli chiede all’ayatollah Rafsanjani di intercedere presso il Leader Supremo Khamenei per indagini approfondite.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Le guardie carcerarie hanno stuprato uomini e donne – protagonisti delle proteste antigovernative delle scorse settimane in Iran – con una ferocia tale da causare “danni fisici e psicologici dalla portata devastante”. È l’accusa lanciata da Mehdi Karroubi, leader dell’opposizione e candidato alla presidenza alle elezioni del 12 giugno, che in una lettera indirizzata all’ayatollah Akbar Hashemi Rafsanjani chiede indagini approfondite.
 
Karroubi, uno dei due candidati riformisti sconfitti da Ahmadinejad, spiega di aver ricevuto, da funzionari di primo piano, notizie di “comportamenti vergognosi” che si sarebbero verificati in carcere. Sottolineando che a subire le violenze sono stati sia maschi che femmine, egli chiede all’ayatollah Rafsanjani di “consultare il leader supremo [Ali Khamenei]” per verificare le accuse.
 
In seguito alle proteste divampate all’indomani delle elezioni presidenziali, le autorità iraniane hanno arrestato più di 200 persone e molte di loro sono ancora oggi in carcere. Karroubi riferisce di “ragazze assalite sessualmente con… brutalità” e di violenze anche nei confronti dei maschi “in una maniera tale che ora soffrono di depressione e altri problemi fisici e psicologici”.
 
Karroubi conclude che “se anche uno solo dei racconti è vero, sarebbe una tragedia per la Repubblica Islamica… essa ripulirebbe i peccati di molte dittature, inclusa quella del deposto scià”.