Mindanao: scontri tra esercito filippino e guerriglieri di Abu Sayyaf, 45 morti
Otto ore di combattimenti nell’isola di Basilan dove si trova il principale campo di addestramento del gruppo fondamentalista islamico. L’esercito di Manila ha schierato nella regione 400 militari “per rinforzare lo stato di diritto nella regione”.
Manila (AsiaNews/Agenzie) - Scontri a fuoco e 48 morti tra guerriglieri musulmani di Abu Sayyaf e truppe governative nel sud dell’isola di Basilan a Mindanao. Fonti militari riportano che tra le vittime dei combattimenti ci sono 25 ribelli e 23 soldati.
 
Rustico Guerrero, generale di brigata dell’esercito di Manila, afferma che gli scontri sono avvenuti durante “un’operazione dei militari lanciata per rinforzare lo stato di diritto nella regione” in cui si trova la principale base di addestramento del gruppo fondamentalista islamico Abu Sayyaf.
 
Guerrero afferma che i soldati, 400 uomini, hanno incontrato una “forte resistenza”. Ufficiali dell’esercito riportano che il 12 agosto lo scontro tra ribelli e militari è durato otto ore e si è concluso con la ritirata dei guerriglieri nella foresta. Fonti militari affermano che l’operazione ha portato alla distruzione della fabbrica di bombe artigianali e del campo di addestramento di Abu Sayyaf.
 
Il gruppo terroristico è la principale formazione estremista della regione. Pur contando su un numero ridotto di seguaci, si calcola 350 guerriglieri, Abu Sayyaf è considerato responsabile dei principali attentati nelle Filippine ed è coinvolto in diverse azioni terroristiche messe a segno dalla Jemaah Islamiah nel sud-est asiatico.