Anno sacerdotale: da Bangkok l'impegno a diffondere la Chiesa nel mondo
di Weena Kowitwanij
Attività pastorale ed evangelizzazione, in un momento di incontro e confronto al centro della riflessione di 300 preti. Il card Kitbunchu sottolinea il valore della “carità” nell’attività pastorale. Il nunzio apostolico ricorda i consigli evangelici e invita i religiosi a “donarsi agli altri”.
Bangkok (AsiaNews) – Raccogliere le sfide che emergono nella vita e nell’attività pastorale dei sacerdoti, rinnovare la promessa fatta a Dio e promuovere la missione della Chiesa nel mondo. È lo spirito che ha animato un incontro al centro pastorale di Nakhon Pathon, a 30 km da Bangkok, organizzato in occasione dell’Anno sacerdotale e al quale hanno partecipato 300 preti provenienti da due arcidiocesi e otto diocesi della Thailandia.
 
Presiedendo la cerimonia inaugurale, il card Michael Michai Kitbunchu, per oltre 35 anni arcivescovo di Bangkok, ha invitato i sacerdoti a “rinnovare la promessa fatta a Dio”, fonte di ispirazione nell’annuncio “della Buona Novella. I preti dovrebbero servire la Chiesa e il mondo con modestia e svolgere l’attività pastorale all’insegna della carità”.
 
Mons. Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in Thailandia, facendo riferimento alle parole di Benedetto XVI aggiunge che “il sacerdozio è un dono speciale che Dio ha fatto alla Chiesa e alle persone che ricevono la chiamata”. Il prelato aggiunge che “l’essenza della vocazione è restare uniti in Gesù Cristo e partire per la missione”.
 
Il nunzio ha quindi invitato i religiosi a “essere in comunione con Cristo nella messa quotidiana, con profonda partecipazione interiore”, nelle “preghiere liturgiche” e nel sacro valore del “celibato”. Egli ricorda i consigli evangelici che chiedono “povertà, castità e obbedienza”, esortando i sacerdoti a “donarsi totalmente agli altri, senza aspettarsi nulla in cambio”.
 
Il seminario ha visto anche momenti di incontro, confronto e scambio di esperienze. Padre Thawee Suwansin, missionario redentorista fra le popolazioni tribali del nord, ammette di sentirsi “scoraggiato di tanto in tanto”, ma quando guarda alla “semplicità e ingenuità dei loro volti” capisce di trovarsi di fronte a “una grande sfida” che lo spinge ad adempiere “con maggior vigore alla missione”. P. Bancha Wongwuthipong, della diocesi di Chiengmai, trova nella parola di Dio il “conforto spirituale”; p. Charoen Wongprachanukul, della diocesi di Rajchaburi, si dice “impressionato per la massiccia partecipazione dei sacerdoti al seminario”, che è di “grande beneficio per la formazione”. Padre Werachon Nopkhunthong, della diocesi di Chantaburi, invita i confratelli a “non chiedere ai fedeli cosa faranno nell’Anno sacerdotale, ma domandare a se stessi quale dono speciale possano fare ai fedeli”.