A Tokyo crollo record del prezzo dei beni al consumo: -8,5% a luglio
Allarma la continua diminuzione del consumo interno, anche se la diminuzione dei prezzi รจ conseguenza non solo della minor domanda, ma anche del calo dl costo delle materie prime.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – I prezzi al consumo sono scesi in Giappone dell’8,5% a luglio rispetto all’anno precedente, record dal 1960. Esperti ritengono serio il rischio che si inneschi una spirale deflazionistica, dagli esiti imprevedibili.

Il dato più allarmante è la continua diminuzione del consumo interno, circostanza che fa ritenere che il declino dei prezzi possa proseguire.

La previsione negativa può causare un effetto perverso sul mercato, spingendo le ditte a diminuire la produzione e i consumatori a contenere i consumi in attesa del previsto calo dei prezzi, con un effetto a spirale. In conseguenza le imprese potrebbero vedere erosi gli utili ed essere costrette ad effettuare diminuzioni di personale o del salario.

Più ottimista la centrale Banca di Giappone, che, in conferenza stampa, ha interpretato il dato come legato a fenomeni strutturali del mercato, oltre che alla situazione di crisi globale. Essa osserva che sulla diminuzione di prezzi hanno inciso sia il forte calo del prezzo del petrolio rispetto a un anno fa, sia i minori prezzi per acciaio, materiale chimico, metalli non ferrosi e rottami metallici. Nota che da giugno l’indice dei prezzi per le manifatture è salito dello 0,4%.