Notizie sugli europei rapiti tra le condizioni che Sanaa pone per fermare l’attacco ai ribelli
Il governo vuole la consegna o informazioni sui cinque tedeschi e un inglese catturati a giugno insieme a tre donne, trovate morte. Scambi di accuse di aver violato la tregua, i rivoltosi parlano di “atti criminali”.
Sanaa (AsiaNews/Agenzie) – C’è la richiesta di “informazioni” sulla sorte di sei europei – cinque tedeschi e un inglese – rapiti a giugno nel nord dello Yemen tra le condizioni poste dal governo di Sanaa per porre fine al pesante attacco che l’esercito sta conducendo contro i ribelli Houthi. I rivoltosi, che denunciano attacchi aerei e bombardamenti di pacifici villaggi, sono una minoranza sciita, che prende nome da Abdulmalik al-Houthi, loro leader spirituale. Al-Houthi parla di “atti criminali” compiuti dall’esercito e descrive la morte di due bambini, dovuta agli attacchi.
 
Il governo accusa gli Houti di volere ripristinare una forma di Stato – di tipo iraniano - come quella esistente nella regione di Sa’ada fino agli anni ’60, e di attacchi contro istallazioni statali, oltre che di rapimenti, come quello di giugno. In quell’occasione furono catturate anche tre donne, due tedesche e una sudcoreana, poi trovate morte.
 
Lo scontro attuale, che le fonti locali chiamano “sesta guerra di Sa’ada” vede la partecipazione, accanto all’esercito, di membri delle tribù Hashid, peraltro anch’essi sciiti. Il che evidenzia quantola situazione sia intricata.
 
Sabato scorso un comitato di mediazione aveva stabilito dei “passi” per giungere a una tregua stabile, ma governo e ribelli si accusano reciprocamente di aver reso impossibile la tregua, che avrebbe dovuto sostituire quella preesistente, anch’essa violata.