I terroristi dell'Assam trovano appoggio nei paesi vicini

Mumbai (AsiaNews) – Il governo dell'Assam si è dichiarato "impotente" di fronte alle violenze e al terrorismo che hanno sconvolto Assam e Nagaland nei giorni scorsi. Gli attacchi a stazioni e mercati hanno causato in tutto 50 morti e 100 feriti. Il primo ministro Tarun Gogoi ha affermato che i militanti che combattono contro il governo centrale hanno stabili legami con i Paesi vicini, dove si nascondono i separatisti. Si ritiene che Bangladesh e Myanmar ospitino militanti delle 2 formazioni terroristiche che rivendicano l'indipendenza dell'Assam, il National Democratic Front of Bodoland (NDFB)e il United Liberation Front of Assam (ULFA).

Il ministro degli Interni indiano, Shivraj Patil, giunto in Assam dopo le violenze di questi ultimi giorni, ha dichiarato che "per combattere il terrorismo nello stato è necessario una strategia a lungo termine". Shivraj ha affermato che dietro a questi attentati vi è un "disegno più ampio". Egli ha fatto notare che tali attacchi sono avvenuti nel contesto del ritiro del decreto sui poteri speciali conferiti all'esercito nella lotta contro il terrorismo. Il decreto era stato contestato in alcuni stati del nordest a causa degli abusi compiuti dai militari con la scusa di combattere i terroristi.

Analisti dell'antiterrorismo ritengono che gli attentati di questi giorni nei 2 stati del nordest siano il frutto di una strategia pianificata fra NDFB e ULFA. Le due formazioni terroristiche erano considerate in ritirata dopo le sconfitte subite per mano dell'esercito del Bhutan che nel dicembre 2003 aveva espulso dalle giungle meridionali del regno bhutanese. Secondo alcuni esperti, dietro ai recenti attentati ci potrebbero essere esponenti deviati dei servizi segreti: le bombe e i detonatori usati in questi giorni sono di alta tecnologia. (NC)