Tashkent, musulmani clandestini condannati come terroristi
I tribunali puniscono con molti anni di carcere i seguaci di culti non approvati, applicando le pene previste per i terroristi. Gruppi per la tutela dei diritti denunciano che i condannati hanno solo fatto attività religiosa. Intanto giro di vite anche contro cristiani e Testimoni di Geova.

Tashkent (AsiaNews/F18) – Ventun giovani islamici tra i 20 e i 30 anni sono stati condannati a gravi pene perché seguaci della teologia del turco Said Nursi. Le autorità applicano ai gruppi islamici non approvati le severe pene previste per estremisti e terroristi islamici.

A Samarcanda il 6 luglio ci sono state 11 condanne a pene dai 7 agli 11 anni di carcere, con l’accusa di “avere preparato o distribuito materiale pericoloso per la sicurezza e l’ordine sociale” e di “avere creato, guidato o partecipato a gruppi religiosi estremisti, separatisi, fondamentalisti o comunque proibiti”. L’attivista per i diritti Surat Ikramov denuncia all’agenzia Forum 18 che costoro sono stati arrestati in modo illegale a febbraio e da allora tenuti in cella di isolamento senza poter vedere nemmeno i parenti e “sottoposti a torture brutali”.

A Khorezm il 7 luglio 10 giovani, arrestati dal 19 gennaio, hanno ricevuto pene dai 5 agli 11 anni, per reati analoghi.

Sono reati pensati per combattere il fondamentalismo islamico come quello talebano, ma che i gruppi per la tutela dei diritti denunciano che sono usate per reprimere il dissenso.

Un altro giovane è stato condannato dal tribunale di Jizak il 4 maggio a 7 anni di prigione per sovversione contro l’ordine costituzionale, partecipazione a gruppi religiosi estremisti e diffusione illegale di materiale religioso. Secondo fonti di stampa filogovernative, il giovane avrebbe diffuso le idee di Nursi.

I gruppi Veritas Youth Human Rigths Group e Najom Human Rights Group hanno denunciato che questi due “processi non hanno provato le accuse e che gli imputati sono stati condannati quali estremisti religiosi per la semplice pratica della religione al di fuori dei tradizionali canoni dell’Islam voluto e controllato dallo Stato”.

Le autorità uzbeke perseguitano i seguaci dei questa teologia dalla fine del 2008. Ci sono già state almeno 47 condanne a pesanti pene e di altri processi si ignora l’esito. I seguaci rispondono che non c’è alcun movimento organizzato ma solo persone che studiano gli scritti di Nursi come aiuto alla loro fede.

Oltre a queste condanne, le autorità usano in modo sempre più diffuso la detenzione fino a 15 giorni prevista per chi appartiene a gruppi religiosi non riconosciuti: nel 2009 numerosi cristiani protestanti e Testimoni di Geova hanno subito questa condanna. Il 24 agosto a Tashkent sono stati condannati il pastore e 3 seguaci di una chiesta protestante per avere partecipato a un incontro religioso “non autorizzato”. Le autorità riconoscono con difficoltà i piccoli gruppi religiosi protestanti e di altre fedi, che quindi sono costretti a operare in modo illegale.