Yemen: scontro tra militari e ribelli sciiti a Sa’ada. Uccisi 153 guerriglieri
Attacco degli uomini di Abdulmalik al-Houthi al palazzo presidenziale nella città del nord del Paese. L’esercito interviene con l’aiuto dell’aviazione. Negli scontri muoiono anche due militari e 20 rimangono feriti. Secondo l’Onu, dal 12 agosto ad oggi, la guerra ha causato circa 150mila sfollati.

Sanaa (AsiaNews/Agenzie) - L’esercito dello Yemen ha ucciso 153 ribelli sciiti che hanno tentato l’assalto al palazzo presidenziale di Sa’ada nel nord del Paese. Fonti locali riferiscono che centinaia di guerriglieri di Abdulmalik al-Houthi, a bordo di circa 70 veicoli, hanno attaccato la città da più fronti aprendo il fuoco su tre differenti check-point. L’esercito ha risposto all’assalto facendo intervenire anche l’aviazione.

Negli scontri, avvenuti domenica 20 settembre, sono morti anche due militari e 20 sono rimasti feriti. Fonti governative riportano che circa 70 guerriglieri si sono poi arresi alle forze regolari.

Il conflitto tra separatisti sciiti ed esercito regolare si trascina ormai da cinque anni con fasi alterne. Il governo accusa gli uomini di Houthi di voler instaurare uno Stato di tipo iraniano, sul modello di quello esistente nel Paese sino agli anni ’60.

Gli ultimi mesi hanno registrato un’escalation di violenze in quella che i locali hanno ribattezzato la “sesta guerra di Sa’ada”. I due fronti non riescono a raggiungere una tregua duratura accusandosi a vicenda di violenze e brutalità ai danni della popolazione.

Per le autorità di Sanaa il fragile cessate il fuoco siglato di recente con gli sciiti di Houthi ha avvantaggiato i ribelli che “hanno messo a segno attacchi su larga scala a installazioni governative”. I guerriglieri accusano i militari di colpire indiscriminatamente i civili nei loro raid rivolti contro le postazioni sciite.

Secondo l’Onu, dal 12 agosto ad oggi, la nuova fase della guerra ha già causato circa 150mila sfollati nel nord del Paese.