La linea dura di Seoul porta al collasso i rapporti tra le due Coree
di Theresa Kim Hwa-young
La Sudcorea ha bloccato aiuti umanitari per miliardi di euro, come pure i permessi di visita ad esperti sudcoreani. L’emergenza umanitaria e il collasso dei rapporti commerciali.

Seoul (AsiaNews) – Linea dura di Seoul verso la Corea del Nord: il governo sudcoreano ha approvato solo 12 delle 46 proposte di assistenza umanitaria a favore della popolazione d’oltre confine. Il Consiglio coreano per la cooperazione con la Corea del Nord (Kncck), sigla che raccoglie 56 gruppi privati che erogano questi aiuti, il 22 settembre ha avvertito che una simile politica rischia di portare al collasso i rapporti tra le due Coree, frenando possibili cambiamenti politici nel nord.

Il Kncck ha nominato un comitato d’emergenza, per chiedere al governo di non impedire gli aiuti umanitari da cui dipende la vita di tante persone nel Nord. Seoul ora consente di visitare la Corea del Nord soltanto a 62 delle 345 persone che lo hanno chiesto e, soprattutto, ha bloccato le donazioni di varie merci, tra cui fertilizzanti, apparecchiature ed equipaggiamento sanitario, pompe idriche, per un totale di 2.445 miliardi di won (circa 1,39 milioni di euro).

Il governo ha adottato questa linea dopo che il 5 aprile Pyongyang ha lanciato un missile a lungo raggio, irridendo le proteste e i veti internazionali. Seoul ha più volte indicato che non cambierà politica finché la controparte non accetta di abbandonare il programma nucleare. Questo divieto sta portando al collasso i rapporti economici tra i due Paesi.

Il divieto impedisce i rapporti commerciali,  e punisce con severe sanzioni eventuali scambi non approvati. Kim Joeng-tae, presidente di un gruppo di imprese che opera in Nord Corea, insiste che questi divieti sono una palese violazione della legge.