Continua il raduno dei protestanti nepalesi dopo il crollo della chiesa
di Kalpit Parajuli
Leaders protestanti ammettono parte delle responsabilità nel crollo dell’edificio, costato la morte di 25 persone e oltre 100 feriti. In migliaia ai funerali delle vittime.

Kathmandu (AsiaNews) -  Sono ripresi dal 1° ottobre a Dharan i lavori dell’annuale incontro della Chiesa protestante nepalese, interrotti il 30 settembre per il crollo della Zion Prayer House, che ha fatto 25 morti e 100 feriti. Mentre la polizia continua ad indagare sulle cause dell’incidente, i leaders protestanti ammettono le proprie responsabilità per il crollo.

Da parte loro le autorità annunciano il pieno sostegno alle vittime. In questi giorni il ministro degli Interni Bhin Rawal, ha visitato i feriti ospitati a spese del governo nell' Institute of Medical Sciences di Dharan.

Il 28 settembre oltre duemila protestanti, indiani e nepalesi, si erano radunati presso la chiesa di Zion per partecipare a un raduno annuale. Durante la notte del 29 settembre, l’edificio,  costruito con canne di bambù, è crollato per il peso delle oltre 200 persone che dormivano sul tetto. Al momento del crollo, all’interno della chiesa si trovavano circa 800 persone tra cui molte donne e bambini.

Il 1° ottobre in migliaia hanno assistito ai funerali delle vittime, celebrati con rito cristiano presso il cimitero della locale comunità protestante.

Subito dopo l’incidente, almeno il 40% degli originari partecipanti ha lasciato l’incontro per tornare ai paesi di provenienza delle vittime.