Per i diritti umani slitta la firma dell’accordo di associazione tra Damasco e l’Europa
Il presidente Assad parla di “questione tecnica”, ma fonti diplomatiche a Bruxelles dicono che all’origine del rinvio c’è una clausola che la UE vuole introdurre e che le dà la possibilità di sospendere il trattato in caso di accertate violazioni dei diritti umani.
Beirut (AsiaNews) – La Siria vuole “rivedere” l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Per “una questione tecnica”, secondo quanto dichiarato dl presidente Bashar al Assad; per un collegamento con il rispetto dei diritti umani che l’Europa vi vuole collegare, secondo fonti diplomatiche di Bruxelles.
 
“Ho sempre sostenuto la cooperazione con l’Unione europea – ha detto ieri il presidente siriano alla televisione di Stato - si tratta di una priorità. Ma dobbiamo prima cooperare in modo efficace con l’Europa, prima di firmare questo accordo di associazione che è una questione tecnica”.
 
A quanto si dice a Bruxelles, la questione è ben diversa. Giorni fa si era parlato del 26 di questo mese come data della firma dell’accordo, poi si è sparsa la voce di un rinvio. Alla sua origine, secondo fonti diplomatiche europee, c’è la richiesta, avanzata in particolare dagli olandesi e fatta propria dalla presidenza svedese dell’Unione, di introdurre nel trattato una clausola che prevede il diritto della UE di sospenderlo in caso di provate violazioni dei diritti umani. Proprio per il rispetto dei diritti umani, peraltro, non si è mai arrivati alla firma di una bozza di accordo tra Siria ed Europa, elaborata già nel 2004.
 
Questa volta, già a metà ottobre, il ministro siriano degli esteri, Walid Muallem, aveva fatto balenare la possibilità di un rinvio, dicendo che “se il governo concluderà l’esame durante la presidenza svedese firmerà l’accordo, altrimenti lo farà con quella spagnola”, che comincia all’inizio dell’anno prossimo.
 
L’intervento di Assad chiude, al momento la questione. Va notato che il presidente siriano si è riferito a quanto egli stesso avrebbe detto durante il colloquio avuto con Tarja Halonen, presidente della Finlandia, in visita a Damasco (nella foto). Ma nei chilometrici resoconti della visita della signora Halonen fatti dalle fonti ufficiali siriane - dedicati in particolare a quanto detto da Assad – non se ne parla. L’unico riferimento è contenuto nella notizia sull’incontro tra i ministri degli esteri dei due Paesi, dal quale si apprende che il ministro finlandese Alexander Stubb “ha espresso forte sostegno alla firma dell’accordo di associazione tra Siria e UE”. Tutto qui. (PD)