Al via una mostra su Matteo Ricci in Vaticano
L’occasione è per celebrare i 400 anni dalla morte del missionario gesuita, primo ad essere accolto alla corte imperiale di Pechino. Il vescovo di Macerata auspica che la mostra serva a far crescere l’amicizia col popolo cinese e la comunione con il papa.

Città del Vaticano (AsiaNews) – In occasione dei 400 anni dalla morte del missionario gesuita Matteo Ricci, si apre in Vaticano, al “braccio di Carlo Magno” della basilica di san Pietro, una mostra a lui dedicata, dal titolo “Ai Crinali della Storia. P. Matteo Ricci (1552-1610) fra Roma e Pechino”, a cura del prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani.

La mostra che rimarrà aperta dal 30 ottobre al 24 gennaio, è organizzata dal Comitato per le celebrazioni del 4° centenario della morte di Ricci, con base nella diocesi di Macerata, terra natale del missionario gesuita.

Proprio il vescovo di questa città, mons. Claudio Giuliodori, ha presentato la mostra ai giornalisti quest’oggi nella Sala stampa della Santa Sede, sottolineando l’importanza del metodo missionario di Ricci, primo ad essere ricevuto alla corte dell’imperatore a Pechino, durante la dinastia Ming. Ricci ha dialogato molto con la cultura cinese, studiandola a fondo e nello stesso tempo ha offerto ad essa molte conoscenze geografiche, astronomiche, fisiche e geometriche provenienti dall’occidente. Ha anche operato per proporre la fede cristiana come compimento delle vie religiose della Cina, riscoprendo un confucianesimo religioso che si era perduto nei secoli.

Mons. Giuliodori ha detto che questa mostra ha “due auspici”: che “possa crescere l’amicizia con il popolo cinese e possano rafforzarsi i vincoli di comunione con i cattolici di questo grande Paese come auspicato dal Santo Padre nella lettera a loro indirizzata nel maggio del 2007 dove viene citato ripetutamente P. Matteo Ricci ricordando il suo stile e il suo metodo (cfr n. 4)”.