Consiglio dei ministri sull’Everest per denunciare il riscaldamento globale
Iniziativa del governo di Kathmandu per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale degli effetti sull’Himalaya del riscaldamento globale. La riunione dei ministri avviene in vista della conferenza Onu sul clima, in programma a Copenhagen dal 7 a 18 dicembre prossimi.

Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) - Il consiglio dei ministri del Nepal si riunirà sull’Everest, a quota 5.300 metri, nel campo base da cui gli alpinisti partono per raggiungere la cima più alta del mondo. 

L’iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sugli effetti del riscaldamento globale sull'Everest, in vista della conferenza Onu sul clima, in programma a Copenhagen dal 7 a 18 dicembre prossimi. Ad annunciare l’isolita riunione del gabinetto di governo è Deepak Bohara, ministro delle foreste e delle conservazione del territorio, il quale ha specificato che la riunione avverrà durante il mese di novembre. 

Già il governo delle Maldive aveva usato un espediente simile a quello di Kathmandu per rilanciare l’allarme sugli effetti del cambiamenti climatici. Lo scorso mese il presidente Mohammed Nasheed aveva convocato i suoi ministri nella laguna, 6 metri sott’acqua, per sottolineare il rischio di sopravvivenza dell’arcipelago davanti al possibile innalzamento dei mari.  

Il premier nepalese Madhav Kumar va ora con il suo gabinetto sull’Everest per dare risalto al problema dello scioglimento dei ghiacci dell’Himalaya. Il ministro Bohara afferma che “i cambiamenti climatici stanno portando ad un rapido aumento delle dimensioni dei laghi di origine glaciale”. Secondo il ministro questo fenomeno potrebbe avere immediate conseguenze sui villaggi nepalesi attorno ai bacini idrici, che rischiano di essere sommersi o spazzati via da smottamenti. Bohara sostiene inoltre che la crescita dei laghi è all’origine sia dei “monsoni ad andamento irregolare” sempre più frequenti nella zona, sia “di un insolito aumento degli incendi delle foreste”. 

Secondo alcuni esperti, gli effetti del cosiddetto riscaldamento globale sull’Himalaya avrebbero conseguenze su più di un miliardo di abitanti dell’Asia del sud. L’approvvigionamento idrico delle popolazioni del subcontinente indiano dipende in gran parte dai fiumi che nascono dalla catena montuosa più alta del mondo.