Pagadian: cristiani e musulmani attendono l’arrivo di p. Sinnott
di Santosh Digal
La visita del missionario nel luogo della sua missione e rapimento è prevista per la fine di novembre e durerà quattro giorni. Per ora nessuna notizia sulla sua futura destinazione. P.Sinnott desidera restare tra la gente di Mindanao.

Manila (AsiaNews) – La popolazione di Pagadian(Mindanao) e il vescovo mons. Emmanuel Cabajar attendono l’arrivo di p. Sinnott previsto per la fine di novembre. Dopo il rilascio avvenuto il 12 novembre questa è la prima visita di p. Sinnott a Pagadian, città  dove era stato rapito lo scorso 11 ottobre da un commando di 6 uomini armati. Il missionario passerà quattro giorni nella sua parrocchia prima di fare ritorno in Irlanda per un mese di riposo.

“Il mio desiderio è di ritornare di nuovo in mezzo alla gente di Pagadian da missionario – afferma p. Sinnott – ma la decisione finale spetta ai miei superiori”. P. Patrick. O’Donoghue, provinciale della comunità di S. Colombano, dice che “p. Sinnott ha bisogno di riposo” e solo dopo si deciderà sulla sua futura destinazione.   

Il missionario si trova ora a Manila, ospite della casa regionale dei colombani, dove sta ricevendo le cure mediche necessarie per il suo completo recupero fisico psichico.

P. Sinnott ha passato 31 giorni nelle mani dei rapitori. Per sfuggire all’esercito filippino essi  hanno costretto il missionario, anziano e malato di cuore, a vagare per un mese nella giungla della provincia di Lanao del Norte, distante 150 km da Zamboanga. Il rilascio è avvenuto a Sangali (Zamboanga) grazie alla collaborazione dei ribelli del Moro Islamic Liberation Front (Milf), in un primo tempo accusati dall’esercito di essere gli autori del rapimento. Nonostante i 2 milioni dollari richiesti dai sequestratori non è stato pagato alcun riscatto.

A tutt’oggi polizia ed esercito non hanno ancora identificato i responsabili del rapimento.